Un tempo non lontano il lavoro era sacro intoccabile i sindacati difendevano a denti stretti ogni possibile variazione o perdita di occupazione. Quando non riuscivano con le relazioni industriali, scendevano in piazza protestavano, facevano vedere la loro forza, facevano il più delle volte cambiare parere o mediavano una situazione di crisi occupazionale. In alcuni comparti oggi non è più così.
Il territorio dagli ultimi studi fatti ha un trend sull’occupazione in forte discesa,un calo degli investimenti importante, insomma un quadro totale preoccupante.
In questa fotografia dell’esistente, l’Amministrazione Comunale effettua tagli sui servizi essenziali alla persona nel comparto dei Servizi Sociali, che determinano riduzioni di orari per i lavoratori del settore e perdita di posti di lavoro.
I sindacati aprono tavoli di confronto, che riescono ad avere non grazie a quello che rappresentano, ma grazie all’intercessione di qualche “amico“ disponibile, per sentirsi dire che non si può fare nulla bisogna tagliare le ore in base ad una falsa motivazione legata ad una pseudo circolare regionale, che non dice nulla rispetto ai servizi interessati.
Il servizio preso in esame è quello dell’integrazione scolastica cioè l’assistenza fornita ai diversamente abili nelle scuole.
Che occupa più di 120 persone tra effettivi e supplenti.
I sindacati hanno presentato diverse proposte di soluzione del problema ,ma tutte sono state rigettate senza giustificato motivo.
L’Amministrazione Comunale ha bandito una gara pubblica che prevede meno risorse rispetto agli anni precedenti,con tagli delle ore a partire dall’anno scolastico 2018-2019, si passerà da 30 ore settimanali per operatore a 18 ore settimanali. Uno stillicidio occupazionale e di qualità del servizio.
Pur in presenza di un trend di crescita di casi di bambini diversamente abili.
Dopo gli incontri istituzionali che non hanno prodotto nulla è caduto il silenzio cupo e pesante su questa vicenda.
Sembra che i sindacati abbiano gettato la spugna,lasciando gli operatori ed il servizio in balia di se stessi.
Nessuna protesta organizzata, nessuna dimostrazione pubblica di un malessere esistente tra i lavoratori,nessuna azione di contrasto nei confronti della struttura Commissariale del Comune di Brindisi, che capoticamente ed in maniera unilaterale ha effettuato i tagli sul servizio.
Perché i sindacati hanno smesso di esercitare la loro funzione di rappresentanza? Hanno avuto garanzie di ampliamento in altri servizi? Hanno sottovalutato il problema? Hanno smesso di essere duri e concreti nella difesa dei lavoratori? Spero di no, la funzione del sindacato ha un ruolo importante nella società e nelle relazioni industriali.
I lavoratori ed i genitori dei bambini diversamente abili, aspettano atti concreti, hanno bisogno di certezze.
Hanno bisogno di far sapere alla città quello che è successo, hanno bisogno che qualcuno li rappresenti degnamente nella battaglia dei loro diritti.
Noi l’abbiamo fatto, per quello di nostra competenza, non essendo presenti nell’Amministrazione Comunale, denunciando in tempi non sospetti quello che stava succedendo offrendo ai sindacati un assist per discutere del problema.
Ora i Sindacati facciano ciò per il quale hanno la rappresentanza dei lavoratori, li informino di quello che è successo, convochino le loro assemblee decidano le strategie di lotta ,ma lo facciano.
Se continuano con il loro silenzio, danno ragione a chi oggi gestisce l’Amministrazione Comunale, giustificando le sue scelte come quelle più giuste e necessarie per razionalizzare un servizio sulla pelle dei bambini diversamente abili e dei lavoratori.
Mi auguro che questo mio sfogo non cada nel vuoto ed ognuno si riappropri del proprio ruolo, nell’interesse generale di tutti e della città. Aggiungo per sgombrare il campo da ogni tipo di speculazione politica ,che non sono candidato ,né sono in corsa per qualsivoglia incarico istituzionale nella prossima competizione elettorale.
Claudio NICCOLI