In questa gestione commissariale abbiamo spesso sentito parlare di promozione e di precedenza per la cultura e già diversi progetti sono stati avviati, come ad esempio, l’utilizzo di fondi della Regione per due biblioteche in città e quello risolto in parte della riduzione del ticket per l’utilizzo di sale comunali. Accogliamo poco positivamente quanto accaduto con le nuove proposte per la promozione turistica e culturale anche in vista della nuova stagione crocieristica. E’ quanto afferma in una nota il Presidente dell’Associazione Culturale InPhoto di Brindisi, Teodoro Iaia, a oggi una delle più grandi associazioni fotografiche per numero di soci a Brindisi e provincia e una delle più conosciute su scala nazionale. Se bene siano stati rispettati tutti i regolamenti comunali della quale legalità non nutriamo alcun dubbio, continua Iaia, ci sembra però che tutto sia stato studiato ad hoc per affidare in maniera unilaterale il sistema integrato di promozione del territorio che prevede la valorizzazione e fruizione dei beni culturali, dei quali, come nostro scopo associativo, non entriamo nel merito, ma sul quale dichiariamo il nostro totale rammarico per il metodo di assegnazione, avvenuto, senza manifestazione di pubblico interesse o avviso pubblico di gara. Questo offende l’intelligenza di associazioni come la nostra che da tempo collaborano con il Comune per lo sviluppo della cultura in città.





Ricordiamo al Commissario che la nostra associazione sin dal 2012 ha collaborato diverse volte con l’amministrazione comunale soprattutto quando si è trattato di utilizzare le sale con l’esoso ticket, certo, non addebitabile alla sua gestione. L’anno scorso abbiamo calendarizzato come assegnatari di manifestazione di pubblico interesse ben nove mostre fotografiche che hanno suscitato coinvolgimento di pubblico sia nei crocieristi e sia nella cittadinanza valorizzando gli ampi spazi del ev convento delle scuole Pie, che da ottobre sono chiuse senza alcun utilizzo nonostante la nostra richiesta di continuare ad utilizzarle come veicolo di cultura. Ma non finisce qui diverse volte abbiamo chiesto udienze con il Commissario e spesso siamo stati dirottati al sub-commissario Padovano, presentandogli progetti che prevedevano finanziamenti di poche migliaia di euro ma che erano di interesse nazionale, oltre che di forte attrattiva turistica per Brindisi. Avremmo preferito sentirci dire che le proposte non fossero state interessanti né tantomeno che portassero sviluppo, piuttosto che sentirci dichiarare immediatamente di non avere fondi a disposizione per la cultura, con l’usuale invito a protocollare la domanda. Come si può pensare allora che poi arrivi una proposta, sia valutata, si danno sette giorni nell’albo pretorio, non si presenta nessuno e sono assegnati poi dei fondi il tutto nella totale disinformazione collettiva ?

Prendiamo atto solo in questo modo che una mostra fotografica di un grande autore vivente da noi proposta così come tutte le volte che InPhoto ha ospitato artisti di fama internazionale non rappresentano attrazione di turisti né oggetto di crescita culturale personale e collettiva. Ricordiamo ai presenti, ma speriamo nell’amministrazione Comunale che verrà, che in città ci sono tante associazioni al pari di InPhoto che sono costituite da persone, che gratuitamente dedicando tempo e passione creano iniziative per il territorio. A questo punto deduciamo che anche in questa gestione hanno perso un’occasione di rilancio e dovranno sostenersi ancora una volta con le proprie forze.

 

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