InfoReady: best practice per eliminare la disinformazione sul cambiamento climatico

Nell’era digitale, la diusione di informazioni false relative al cambiamento climatico è diventato un problema importante: quest’ultima influenza la comprensione pubblica della crisi ambientale e rallenta le necessarie, e urgenti, azioni di contrasto. InfoReady, una piattaforma focalizzata sullo sviluppo del pensiero critico e dell’alfabetizzazione mediatica, cerca di offrire soluzioni pratiche per identificare e combattere le fake news. L’ultima newsletter di InfoReady è dedicata al tema della disinformazione climatica e analizza i meccanismi con cui le notizie false vengono diffuse, i principali falsi narrativi emersi in Europa e le strategie per identificarle e contrastarle. La disinformazione relativa al cambiamento climatico presenta schemi ripetitivi, tra questi: titoli accattivanti, fonti inattendibili, selezione dei dati e attacchi a istituzioni consolidate e alla comunità scientifica tramite teorie del complotto. Per contrastare queste dinamiche, InfoReady promuove un approccio basato sulla verifica delle fonti, sull’analisi critica delle informazioni e sul confronto con studi scientifici riconosciuti. Secondo una ricerca condotta dall’European Digital Media Observatory (EDMO), la disinformazione sul cambiamento climatico si sviluppa principalmente attorno a quattro temi: il primo vede la negazione del fenomeno climatico e mette in dubbio l’associazione tra l’aumento della temperatura e l’aumento di CO₂ nell’atmosfera, facendo dipendere l’evento esclusivamente da ragioni di ordine naturale; il secondo muove il suo attacco alla credibilità dei mezzi di informazione, accusandoli di falsificare i dati per creare panico; il terzo si rivolge contro le soluzioni sostenibili, assoggettandole ad un irriguardoso eccesso di calunnia, diffondendo falsità sull’energia solare, sull’elettricità motrice, sul processo di recuperare e utilizzare i residui, nel significato di farne in seguito mezzi di utilità economica economica; infine, il quarto è ancora diretto contro il movimento ambientalista, il quale viene attaccato nelle persone e nelle organizzazioni che lo rappresentano da notizie fasulle e da immagini detrattive. Per promuovere un dibattito informato e sostenere la lotta al cambiamento climatico è indispensabile contrastare l’informazione distorta sul clima con particolare attenzione. InfoReady si pone come uno strumento fondamentale per sviluppare le appropriate competenze per il riconoscimento e il contrasto dell’informazione disorder, contribuendo così ad una società più resiliente e consapevole. Per maggiori approfondimenti: www.infoready.eu.

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