Info-point a trazione leccese: l’Authority assegna in fretta e furia il servizio e montano le prime polemiche…

BRINDISI – Nel primo giorno di accoglienza dei crocieristi della Msc Musica molte cose hanno funzionato, altre meno.

Tra le note stonate rientra l’organizzazione approntata dall’Autorità Portuale: non si comprende – intanto – come mai, con tutto il tempo avuto a disposizione, l’Ente si sia ridotto al 20 marzo per pubblicare un’indagine di mercato al fine di reperire tre soggetti che potessero gestire l’info-point collocato in Piazza Vittorio Emanuele II, frutto dell’accordo con l’Agenzia regionale Pugliapromozione.

Così facendo, infatti, l’Autorità Portuale ha lasciato solo 5 giorni di tempo ai potenziali soggetti interessati per presentare la propria offerta, e non a caso ne è pervenuta soltanto una, ovvero quella della Salento d’Amare Point SRL di Lecce, che si è aggiudicata il servizio per la somma di 29.900 euro.

Certamente la società leccese, come testimoniano anche le referenze sul suo conto, gode di stima nell’ambiente, ma da quello che si è avuto modo di osservare nella giornata di ieri, più di qualche situazione non è piaciuta.

In verità, con i dovuti distinguo del caso, Brindisi non sembra avere grande fortuna nelle partnership con Pugliapromozione: già qualche anno addietro – si ricorderà – si sollevarono polemiche attorno ad un episodio che interessò proprio uno stand gestito dall’agenzia regionale, che venne collocato nel periodo estivo sempre in Piazza Vittorio Emanuele II. In quella occasione ci furono testimoni che giurarono di aver sentito i dipendenti dell’agenzia regionale indirizzare i turisti verso Lecce.

Bene, la situazione odierna è certamente differente, in quanto i tre soggetti gestori dell’info-point risultano affidatari di un’indagine di mercato e non dipendenti diretti dell’agenzia regionale. Il fatto che – come osservato e denunciato da più parti – i prodotti esposti nella giornata di ieri dalla Salento d’Amare Point (quali ad esempio vini ed oli) non appartenessero al territorio brindisino, bensì a quello leccese, però, sembra riproporre vecchie questioni che di primo acchito potrebbero suonare come meramente campanilistiche, ma che in realtà non lo sono affatto.

Ed anche sul materiale tipografico distribuito è spuntata qualche polemica, in quanto erano presenti in bella vista le cartine di Lecce, assieme ovviamente a quelle della città di Brindisi. Così come qualche problema risulta essersi verificato in merito alle indicazioni offerte ai crocieristi.

Ecco, senza voler entrare troppo a fondo nel merito del servizio offerto dalla società leccese, pare evidente che il limite nasca a monte, ovvero dal tempo perso dalla struttura dell’Autorità Portuale, che già da mesi era a conoscenza dell’accordo con Pugliapromozione e che ha atteso gli ultimi giorni per reperire in fretta e furia personale adatto a gestire il servizio probabilmente più importante di tutti, ovvero quello di prima accoglienza. Trattandosi di affidamento diretto, in quanto l’importo in oggetto è inferiore ai 40.000 euro, l’Authority avrebbe insomma potuto gestire in miglior modo la situazione, prendendo in considerazione anche altri aspetti oltre a quelli squisitamente formali.

Se una società è stata “abituata” a vendere la sua terra, si può pretendere che ci metta lo stesso trasporto o che comunque abbia la stessa conoscenza del luogo degli operatori brindisini, che più facilmente possono trasferire il loro amore per la propria città ai turisti e rendersi quindi protagonisti di una narrazione dei luoghi più accattivante?

E’ evidente, dunque, che più di qualcosa vada limata: tra queste anche lo spostamento dell’info-point nell’area adesso occupata dal parcheggio riservato ai dipendenti dell’Ente portuale. Nelle settimane scorse, infatti, era stato pubblicizzato dal Presidente Patroni Griffi un progetto atto a creare un’area di qualità in quello spiazzo, che potesse fare da cerniera tra Via del Mare ed il Lungomare Regina Margherita e che – come proposto dal Presidente di OPS Teo Titi – potesse ospitare l’info-point.

Di questo progetto di grande interesse per la città, però, se ne sono perse le tracce. Siamo comunque certi che tutti i dipendenti dell’Ente comprendano perfettamente l’importanza dell’intervento e ci auguriamo di conseguenza che la situazione possa sbloccarsi a breve.

La crescita di Brindisi, infatti, passa da un’unione d’intenti e da una condivisione del cammino che, a volte, per produrre passi in avanti richiede un passo indietro da parte di qualcuno.

Andrea Pezzuto
Redazione
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2 COMMENTI

  1. Il presidente patroni Griffi,barese, potrà mai far emergere brindisi.e la dimostrazione l’abbiamo avuta con la prima nave. Andate a vedere le mie rimostranze e le mie previsioni,si sono esattamente verificate del resto non c’è bisogno di essere indovini.ne vedremo delle belle.brindisi,ha dimostrato ancora una volta che non siamo pronti. Peccato

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