BRINDISI – Ancora un presunto caso di malasanità che riguarderebbe l’ospedale Perrino di Brindisi. Un uomo entra con un dolore al petto ed al braccio e gli viene diagnosticata una periartrite: lo spediscono in ortopedia. Muore poco dopo nella propria abitazione per un fulminante infarto.

E’ l’assurda vicenda di Mario Ricci, ingegnere 40enne salentino, dipendente presso l’ARPA (Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente) di Brindisi. L’uomo lascia moglie e due figli, di 7 e 12 anni.

A raccontarci l’incredibile storia è un suo collega, quello, cioè, che mercoledì lo ha accompagnato in ospedale.

“E’ accaduto tutto nel giro di poche ore – racconta l’uomo – Ieri mattina, mentre Ricci era a lavoro, ha avvertito improvvisamente un fortissimo dolore al petto, che si è irradiato su tutto il braccio sinistro. Così, lo abbiamo tempestivamente accompagnato al Pronto Soccorso del nosocomio brindisino. Qui, i sanitari, dopo averlo visitato, gli hanno diagnosticato una periartrite (malattia infiammatoria degenerativa che colpisce la spalla) e condotto nel reparto di ortopedia per una visita più accurata. Una volta dimesso, l’uomo è morto dopo qualche ora nella sua casa di Lecce per un infarto”.

Il dolore al petto e poi al braccio sinistro è il classico sintomo di un infarto in corso che, probabilmente, qualcuno non ha saputo ‘leggere’. Eppure, sarebbe bastato effettuare alcuni controlli di routine più approfonditi, quali gli enzimi cardiaci, per escludere con certezza i sintomi di un infarto.

Non è escluso che possa essere aperta una inchiesta, per ricostruire l’esatta dinamica della triste vicenda ed accertare eventuali responsabilità.

Tommaso Lamarina
Redazione

17 COMMENTI

  1. In questo ultimo periodo più che mai mi rendo conto di come siamo messi male in questo schifo di ospedale! Denunciate!!!non la devono passare liscia!! Nessuno deve morire così!!!

  2. Medici che commettono omicidi, perche’ di questo si tratta, per negligenza ed imperizia meriterebbero il carcere e la cancellazione dall’albo professionale.sarebbe bastato un semplice prelievo venoso e 2 bambini avrebbero ancora il loro Papa’.

  3. Va denunciato il responsabile del riordino ospedaliero,il direttore sanitario, il responsabile organizzazione.
    I medici del pronto soccorso operano in una situazione disperata,ieri erano 30 le barelle nell’androne…il rischio di errore era facilmente prevedibile.
    Nel pronto soccorso di Brindisi la disorganizzazione e la promiscuità regnano.

  4. Ma mi domando , ma è possibile che un medico non capisca che i sintomi che avvertiva questo sfortunato ragazzo erano dovuti a un’infarto in corso , ma dove hanno conseguito la laurea in medicina , tutti i giorni si parla di questi sintomi da tutte le parti .

    • Mi sa che in questo ospedale le lauree se le sono comprate a fior di quattrini perché nessun medico e anche infermieri non capiscono nulla e oltretutto non hanno un briciolo di umanità

    • La stessa cosa mi capito’ a me 2 anni fa’.all’ospedale perrino mi diagnosticarono cervicalgie ed era un unfarto in corso,la fortuna volle che cera mia moglie e nel tornare a casa mi porto al fazzi

  5. Siamo stufi, disgustati ed enormemente arrabbiati, di questi maledetti medici pecorari e di tutti i loro superiori spesso impuniti. Questa gente infame, inetta, presuntuosa e principalmente ignorante va cacciata via, ORA e SUBITO, che andassero a raccogliere cicore, con la speranza di non sentirsi mai male, in modo che loro e le loro famiglie capissero una volta per tutte che significa essere soli, aver bisogno degli altri, essere onesti e preparati e non dei grandi lestofanti e farabutti che fanno morire le brave persone.
    Ma io mi domando in questo mondo di enormi IPOCRITI, dov’è la magistratura, quando la smetterà di fare figli e figliastri, quando faranno anche loro il loro dovere ???

  6. Anche noi abbiamo avuto brutte esperienze nei vostri ospedali di Brindisi e San Pietro Vernotico
    Sporcizia dottori e infirmière incapaci e vagabondi ignoranti nel svolgere il proprio lavoro, menefreghisti, ladri, e criminali, rapporti umani Zero
    Uso queste parole forte ma vere abbiamo avuto sfortunatamente modo di vivere tutto questo a gennaio x mio padre vivere 24 ore al giorno nei vostri ospedali ti segna e ti indurisce
    Il bello di tutto questo litighi tutto il giorno x i tuoi diritti ma non devi parlare se no te la fanni pagare non ha te personalmente ma hai pazienti
    Mi dispiace x voi e x la Mia famiglia ma vivete nello schifo e non fate niente x uscirne
    Dovete pulirvi delle persone Marce magari a partire del vostro governo che sa ma permette tutto questo
    Noi siamo in Francia venite a vedere di qua come si vive e i diritti e i doveri delle persone
    X altre esplicazioni siamo a disposizione

  7. Caro Giuseppe. … sicuramente non è facile essere di servizio in pronto soccorso. … manon prendiamoci in giro…..un paziente che viene con un dolore al petto e al braccio non può essere mandato in ortopedia….. la prima cosa sono da valutare gli organi vitali. … e un preloevo venoso forse lo avrebbe salvato

  8. Nn si può morire a 39 anni d infarto … dovevano accertarsi di ciò che aveva. Sarebbe bastato un semplice tracciato…. o un analisi degli enzimi. Che dire Mario meritava di vivere la sua vita con la sua famiglia e i suoi figli. Nn posso credere che x abbiano sottovalutato questa situazione. Adesso come lo consolo mio figlio??

    • Maria Teresa abbiamo saputo solo oggi dell’accaduto. È vergognoso il comportamento dell’ospedale, siamo vicino a te e al piccolo Serena e Daniele

  9. Vorrei sapere quando la legge fa qualcosa, non potete immaginare come trattano gli anziani in geriatria,un reparto dove ogni giorno muore qualcuno senza nessuno che indaga,mia madre l’hanno fatta morire il 19 maggio scorso una morte atroce da 5 giorni si era bloccata di reni continuavano ad iniettargli flebo e la sacca delle urine era sempre vuota non gli hanno fatto una dialisi per poco la fanno scoppiare viva quei bastardi.Avrei tanto desiderio che qualcuno delle autorità mettesse delle telecamere nascoste per vedere come trattano quei poveri anziani perché nonostante l’età hanno tutto il diritto di vivere e trattarli dignitosamente, non ho soldi per mettere su una causa tanto saprebbero loro come salvarsi da ogni accusa

  10. Aprile 2015 a me dolori al petto sopportati una quindicina di ore sempre piu forti, intervento ambulanza arrivo ospedale di Brindisi visita medica in cardiologia, risposta NON TI PREOCCUPARE SONO DOLORI PASSEGGERI ALLE COSTOLE. Mia sorella presente urla e proteste per una visita piú accurata, io intento mi sentivo sempre piú debole e quasi quasi mi stava cominciando a piacere quella situazione di debolezza, in quanto sentivo una leggerezza che in tutta la mia vita non ho mai provato era molto piacevole comunque dopo ho capito che cosa stava capitando. Torniamo ai dottori, le urla di mia sorella attirano l’attenzione di altro personale medico del reparto il quale un medico rivolgendosi a chi mi aveva visitato precedentemente gli dice che da quel momento si sarebbe interessato lui. Dopo alcune domande che mi feci e le mie rispiste, decide di farmi una puntura di contrasto, che serve per vedere a un monitor se vi sono delle vene otturate. Dopo la puntura mi spedisce urgentemente alla clinica CITTA DI LECCE a Lecce, perchè a brindisi non potevano fare più nulla. Premetto che l’uscita dall’ospedale di Brindisi e l’arrivo a quello di lecce ancora adesso non mi ricordo nulla.

  11. Non sono stati rispettati i protocolli:
    Quei dolori posso riguardare ambedue i casi. Dei due si deve prima escludere il più infausto, poi si procede col minore.
    Non bisogna esser dei luminari, semplicemente dei medici coscienzosi.

  12. Non ci sono mai state multe prelevate dallo stipendio quando sbaglia un infermiere o un medico eppure ci sono state multe per i poliziotti. Poi quando si uccide addirittura un paziente dobbiamo rifletterci sopra. In questo caso l’errore era di recarsi in un ospedale militare perchè militare uccide militare e forse questa può essere una possibile risposta all’incidente. Negli ospedali civili si dovrebbe far sicuro che tali cose non avvengano ed ultimamente va di moda uccidere per guadagnare con le pompe funebri. Allora direi che prima di tutto si deve punire per prevenire e ciò significa che l’omettere di scrivere i sintomi del paziente nelle cartelle mediche sarebbe dovuta essere punita tramite multe salate e niente 3 mesi di tempo per reclamare perchè il disordine non deve essere protetto dalla legge.