Incomprensioni tra ART.1 ed il campo progressista Pisapia: oggi scoppia la pace

MESAGNE – Dopo le fibrillazioni e le incomprensioni affiorate durante la pausa estiva fra il MDP e il campo progressista di Giuliano Pisapia, l’assemblea degli iscritti Art. Uno di Mesagne ha preso atto, con soddisfazione, della nuova stagione politica che si è aperta a conclusione del recente e positivo incontro chiarificatore fra le due delegazioni.

“Chi non è ossessionato dal destino politico dei singoli ma è, esclusivamente, interessato al successo del progetto politico della costruzione di una nuova sinistra ancorata ai valori della pace, del lavoro, dell’eguaglianza, della giustizia sociale, dell’accoglienza e dell’integrazione dei popoli che scappano dalle guerre, non può fare a meno di salutare con soddisfazione la decisione di convocare per l’autunno una assemblea popolare rappresentativa di tutte le realtà locali – si legge nella nota – al fine di sostenere e incoraggiare questa iniziativa, l’assemblea degli iscritti di Mesagne ha deciso di intensificare la propria attività politica coinvolgendo le diverse realtà che operano sul nostro territorio, a partire da coloro che si riconoscono nel Campo progressista”.

“L’assemblea degli iscritti ha, infine, preso in esame la paradossale situazione che si è venuta a creare nel nostro comune dove, pur in presenza di un consigliere regionale e di un parlamentare che, presentandosi come promotori e rappresentanti istituzionali di Art. Uno, non danno vita ad un omonimo gruppo consiliare nella città di loro residenza. Al fine di uscire, al più presto, da questa commedia degli equivoci – prosegue la nota – ed evitare che Art. Uno diventi nella nostra provincia una confederazione di correnti al seguito degli attuali rappresentanti istituzionali, è necessario procedere, come più volte richiesto, alla elezione di un Comitato provinciale ampio, unitario e rappresentativo di tutte le realtà locali. A conclusione dei lavori, l’assemblea ha deciso di coinvolgere tutti i comitati insediati nella nostra provincia perché facciano proprie questa richiesta”.

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