BRINDISI – La Procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi e di altre 12 persone, tra cui il funzionario, ing. Francesco Di Leverano, l’ex subcommissario del Comune di Brindisi, Mariangela Danzì e l’ex segretario generale dell’ente portuale Salvatore Giuffrè, per presunti reati collegati al rilascio di autorizzazioni amministrative di opere nel porto di Brindisi dichiarate legittime dal Consiglio di Stato. Le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Brindisi, coordinata
dal pm Raffaele Casto che aveva chiesto anche misure cautelari nei confronti di Patroni Griffi, di cui la Cassazione ha escluso totalmente i presupposti. L’udienza preliminare, dinanzi al gup Maurizio Saso, si terrà il 13 luglio.
“La notizia della richiesta di rinvio a giudizio a mio carico – dice Patroni Griffi – occuperà per un po’ i giornali. Non solo non ho commesso nessun reato (e meno che mai un abuso di ufficio), come costantemente accertato dalla magistratura penale ed amministrativa oltre che dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, ma tutti gli elementi raccolti nelle 27.000 pagine di atti su cui si basa l’indagine confermano la piena legittimità del mio operato”.
Sicuramente la Magistratura farà piena luce sul legittimo operato del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Prof. Ugo Patroni Griffi, che, peraltro continua con impegno a prestare particolare attenzione, come è rilevabile da notizie di stampa, alle problematiche relative alla portualità di Brindisi. Sono altresì convinto, sulla base della conoscenza delle pubbliche funzioni già svolte dalla dr.ssa Mariangela Danzì e dall’ing. Francesco Di Leverano, rispettivamente di sub-Commissario e funzionario del Comune di Brindisi, che la Magistratura restituirà agli stessi la piena credibilità umana e professionale.
Brindisi, 24/01/2021 Franco Leoci