Inaugurata a Brindisi la prima autostrada viaggiante Brindisi – Forlì: in 12 ore 52 Tir al giorno viaggeranno a bordo di un treno

Parte dallo scalo brindisino intermodale del gruppo Ferrovie dello Stato la prima autostrada viaggiante non accompagnata che permetterà di togliere dalla strada 52 tir al giorno, 15 mila l’anno, facendoli viaggiare fino a Forlì in 12 ore a bordo di un treno. Il taglio del nastro alla presenza della viceministra Teresa Bellanova, dell’assessore regionale Alessandro Delli Noci e del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi. Ideato dalla Primiceri trasporti di Casarano in partnership col vettore foggiano Lotras e l’operatore logistico-ferroviario tedesco Vtg, il nuovo servizio di trasporto intermodale a/r permetterà grazie ad una tecnologia innovativa di caricare su 26 carri ferroviari ogni tipo di semirimorchio, anche quelli non sollevabili con la gru. Il treno, partirà da Brindisi alle 19.30 per arrivare a Forlì alle 7.30 dove poi il semirimorchio sarà agganciato ad un trattore per proseguire la destinazione. Un cambio di passo epocale all’insegna della sostenibilità e del risparmio.

La Bellanova ha rimarcato l’impegno per la “tutela ambientale e la sicurezza” e il fatto che il progetto rappresenti “un incentivo rilevante alla competitivita’ delle nostre aziende soprattutto nei settori caratterizzati da una forte presenza sui mercati globali”. Per la vice ministra, inoltre, l’avvio dell’infrastruttura intermodale e’ “il segno di un Sud fortemente orientato alla sostenibilita’, e che vuole concorrere a pieno titolo a quel rilancio del Paese su cui siamo tutti impegnati”.

“Accogliamo con entusiasmo l’autostrada viaggiante di Brindisi – ha detto l’assessore regionale Delli Noci – che consentirà il trasporto delle merci salentine sui binari e non più sulla gomma. Non si tratta soltanto di una buona notizia per la riduzione dell’impatto ambientale che ne deriva ma perché questa importante soluzione si inserisce in un contesto in cui siamo tutti concentrati – pubblico e privato – nella riorganizzazione della logistica del territorio, in cui peraltro insistono le Zes – Zone economiche speciali. Se vogliamo essere locomotiva del Paese, se intendiamo veramente ridurre il divario col Nord, dobbiamo trovare tutte le soluzione perché il tessuto economico regionale sia sempre più produttivo. E per raggiungere questo obiettivo è necessario migliorare e ampliare le capacità logistiche e trovare soluzioni che – come in questo caso – favoriscano lo sviluppo economico.
Brindisi, anche grazie alla presenza del suo porto, sarà sempre di più un importante hub per la distribuzione delle merci in Italia e in Europa. Ci auguriamo di poter aggiungere presto lo scalo di Surbo, il cui bando per la vendita da parte di Rfi scadrà il prossimo novembre”.

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1 COMMENTO

  1. Solo i camionisti potranno valutare questa rivoluzionaria innovazione.
    Come mai il servizio passeggero con auto e stato abolito?

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