Immigrazione: numeri shock! +++Leggete e condividete+++ E magari ragionate…

BRINDISI – Secondo i sondaggi, per gli italiani il tema dell’immigrazione è il secondo più sentito dopo quello del lavoro. Sarà per questo che la campagna elettorale in corso verte principalmente su questo tema e che Silvio Berlusconi continua a ripetere che rimpatrierà i 600.000 immigrati irregolari presenti in Italia (in realtà, secondo Il Sole 24 Ore, sarebbero circa 100.000 in meno). C’è un problema però: le stime parlano di una spesa di 4.000 euro per ogni espulso, e ciò starebbe a significare che il prossimo Governo dovrebbe impiegare circa 2,4 miliardi di euro per portare a termine l’operazione. Per fare un esempio, nel 2017 sono stati rimpatriati con grande sforzo 6.340 stranieri irregolari, contro i 5.300 del 2016 (+19,6%).

In Italia gli immigrati regolari, fino al 2016, erano stimati in oltre 5 milioni, ovvero oltre l’8% della popolazione italiana: gli irregolari (quasi 500.000), quindi, rappresentano a loro volta una piccola minoranza della quota di immigrati, precisamente l’8%. Dieci anni fa, sempre Il Sole 24 Ore aveva stimato gli irregolari in 650.000 circa, dunque in un numero maggiore rispetto ad oggi. Ed in calo risultano anche gli sbarchi: dai 181.436 del 2016 si è passati ai 119.310 del 2017 (-34,2%).

D’altra parte, non vanno sottaciuti i problemi generati da un modello di accoglienza che non funziona a dovere: il 34,3% dei carcerati è di provenienza straniera (con marocchini, albanesi e rumeni in testa, che proprio neri non sono…), e di questi la stragrande maggioranza vive nella clandestinità.

Quello che fa specie, però, è l’alta percezione del fenomeno che si avverte ultimamente al Sud: solo il 11,8% degli immigrati, infatti, risiede nel Mezzogiorno (fuggono anche loro da qui…), mentre il 57,8% risiede al Nord. Ciò vuol dire che al Nord circa 11 individui su 100 sono stranieri, mentre al Sud solo 3 individui su 100; in pratica tutto il Mezzogiorno ne accoglie meno della sola Emilia Romagna. Alla luce di questi numeri, resta davvero un mistero come l’elettorato del Sud si faccia condizionare così pesantemente da questo tema ed al contempo non si faccia influenzare, ad esempio, dalle politiche economiche portate avanti dai partiti, alcuni dei quali storicamente tendenti a privilegiare il Nord.

Tra l’altro va rimarcato come il vertice della piramide della criminalità straniera, composto prevalentemente da individui non proprio scurissimi di carnagione (i primi tra gli “abbronzatissimi” sono i nigeriani, che annoverano 1.125 connazionali in prigione), è il medesimo anche rispetto alle presenze: 1,2 milioni sono rumeni, 450.000 sono albanesi, 420.000 sono marocchini.

Ultimo dato: nel 2016 gli stranieri occupati erano circa 2,4 milioni, ovvero il 10,5% dell’occupazione complessiva ed il 58,5% degli immigrati presenti. Un dato tendenzialmente in linea con quello degli occupati italiani.

Questi i freddi numeri, che in qualche modo sembrano fotografare un Paese differente da quello tratteggiato da chi, spinto da freddi calcoli politici, vuole giocare sulla pelle degli italiani, e su quella degli immigrati, la cui vita vale quanto la nostra e quanto quella di Pamela e di tutte le donne ammazzate da neri, bianchi, gialli e fucsia.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

1 COMMENTO

  1. Il problema è proprio questo, non fermarsi a riflettere. Ma questa è la conseguenza dello scarso senso civico in molti cittadini. D’altronde se si accetta che un pregiudicato come Berlusconi faccia attivamente politica per governare! , con Salvini che candidamente annuncia lotta dura ai delinquenti avendoli in casa (vedi Macerata) o, appunto, alleandosi con un condannato, come si può affrontare seriamente la questione?

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