BRINDISI – “Abbiamo appreso dalla stampa che dalla casella di posta elettronica istituzionale  della Segreteria del Senatore Massimo Cassano, Sottosegretario al Ministero del Lavoro, è stata inviata una mail all’Autorità Portuale di Brindisi per sottoporre all’attenzione dell’Autorità un curriculum vitae”.

E’ quanto affermano i consiglieri di Brindisi Bene Comune Riccardo Rossi e Giuseppe Cellie che proseguono: “E’ una classica raccomandazione? No si affretta a smentire il Sottosegretario Cassano. E’ un atto di cortesia per un cittadino che neanche conosco e che mi ha chiesto un piacere, uno dei tanti dalle pensioni ai voucher  e noi ci limitiamo ad inoltrare. Dichiarazioni incommentabili e che stridono con il buon senso. In Italia si passa così dal ‘a mia insaputa’ alla ‘mail con curriculum per cortesia’ così come se niente fosse. Chiediamo invece di sapere dall’Autorità Portuale di chi sia il curruculum che è stato segnalato, in particolare in questo momento che il nuovo Presidente deve nominare il Segretario Generale e si attendono le indicazioni per il nuovo comitato di gestione. Il Nuovo Presidente Patroni Griffi  avvii in modo chiaro e trasparente le sue relazioni nel territorio e faccia chiarezza sul nominativo impegnandosi  a non nominare la persona segnalata dal Sottosegretario Cassano. Evidentemente al Ministero del Lavoro per politiche attive intendono, dopo le partite di calcetto del Ministro Poletti,  anche le mail di segnalazione del Sottosegretario Cassano.  I cittadini sono avvisati  inviate tutti una mail al Senatore Cassano”.




1 COMMENTO

  1. Il sig. Massimo Cassano, sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro, avrebbe inviato con posta elettronica della sua segreteria all’Autorità Portuale di Brindisi una mail del curriculum vitae di un professionista. Se indubbiamente è grave il fatto, gravissima e puerile la giustificazione dell’uomo di Stato (non si tratta di una raccomandazione, ma semplicemente di trasmissione di una mail di persona sconosciuta). Ove ritenuto giusto, segnalate il comportamento dell’Uomo di Stato all’attenzione degli Organi di vigilanza.