Nessuno di noi può farne a meno, ma al pari, se non più dello zucchero, è implicato in diverse patologie. Dall’ipertensione, alle patologie cardiovascolari, renali e addirittura alcune patologie tumorali.
Ormai si arriva a aggiungere sale anche alle pappe dei più piccoli, abituandoli ed assuefandoli a questa sostanza.
Si è parlato tanto di una supposta “tassa sulle merendine” che dovrebbe andare a colpire tutti quei prodotti ipercalorici che fanno la sfortuna dei bambini e la fortuna dei dietologi.
Secondo un gruppo di esperti di salute e alimentazione guidati da Norm Campbell, altro nemico da affrontare è il sale, che stando ai dati dell’OMS uccide (più o meno indirettamente) tre milioni di persone l’anno, a causa di ipertensione e malattie cardiovascolari correlate al consumo eccessivo di questo condimento. Ormai nessuno di noi conosce il vero sapore degli alimenti, soprattutto della verdura, che viene puntualmente addizionata con sale fino. Purtoppo queste abitudini iniziano già da piccoli e da adulti diventa sempre più difficile educare alla sana alimentazione. Le patologie correlate a questo abuso, inoltre, iniziano ad affacciarsi( anche se non ancora percepibili) proprio da piccoli.
Cerco sempre di spiegare ad i pazienti che dovrebbero evitare il sale . Pochi però riescono nell’impresa. Forse è più facile convincere alcuni, che il sale trattenendo acqua, aumenta la “cellulite”, piuttosto che, può addirittura ucciderci.
La soluzione, esposta da Campbell sul Journal of ClinicalHypertension, è quella di etichettare le saliere come fossero un pacchetto di sigarette, con scritte del tipo: “nuoce gravemente alla salute” oppure: “troppo sodio nella dieta alza la pressione sanguigna e aumenta il rischio di cancro allo stomaco, infarto, malattie cardiovascolari e dei reni: limitane l’uso!” In questo modo, oltre a scoraggiare l’abuso di sale, supermercati e negozi di alimentari sarebbero meno incoraggiati a mettere in evidenza il prodotto .Alcuni Paesi come Argentina e Uruguay”, si legge ancora nel documento, “hanno già bandito le saliere dai tavoli dei ristoranti”. Del resto fare a meno del sale si può, certo è più facile non abituarsi a questo piuttosto che disabituarsi ad usarlo. Quello che consiglio è di insaporire gli alimenti definiti
“ insipidi” con spezie ed erbe aromatiche che, oltre a dare sapore, hanno diverse proprietà benefiche, che spesso ignoriamo. In molte culture mediche orientali, con le spezie ed erbe, si curano diverse patologie.
Nessuno di noi può farne a meno, ma al pari, se non più dello zucchero, è implicato in diverse patologie. Dall’ipertensione, alle patologie cardiovascolari, renali e addirittura alcune patologie tumorali.
Ormai si arriva a aggiungere sale anche alle pappe dei più piccoli, abituandoli ed assuefandoli a questa sostanza.
Si è parlato tanto di una supposta “tassa sulle merendine” che dovrebbe andare a colpire tutti quei prodotti ipercalorici che fanno la sfortuna dei bambini e la fortuna dei dietologi.
Secondo un gruppo di esperti di salute e alimentazione guidati da Norm Campbell, altro nemico da affrontare è il sale, che stando ai dati dell’OMS uccide (più o meno indirettamente) tre milioni di persone l’anno, a causa di ipertensione e malattie cardiovascolari correlate al consumo eccessivo di questo condimento. Ormai nessuno di noi conosce il vero sapore degli alimenti, soprattutto della verdura, che viene puntualmente addizionata con sale fino. Purtoppo queste abitudini iniziano già da piccoli e da adulti diventa sempre più difficile educare alla sana alimentazione. Le patologie correlate a questo abuso, inoltre, iniziano ad affacciarsi( anche se non ancora percepibili) proprio da piccoli.
Cerco sempre di spiegare ad i pazienti che dovrebbero evitare il sale . Pochi però riescono nell’impresa. Forse è più facile convincere alcuni, che il sale trattenendo acqua, aumenta la “cellulite”, piuttosto che, può addirittura ucciderci.
La soluzione, esposta da Campbell sul Journal of ClinicalHypertension, è quella di etichettare le saliere come fossero un pacchetto di sigarette, con scritte del tipo: “nuoce gravemente alla salute” oppure: “troppo sodio nella dieta alza la pressione sanguigna e aumenta il rischio di cancro allo stomaco, infarto, malattie cardiovascolari e dei reni: limitane l’uso!” In questo modo, oltre a scoraggiare l’abuso di sale, supermercati e negozi di alimentari sarebbero meno incoraggiati a mettere in evidenza il prodotto .Alcuni Paesi come Argentina e Uruguay”, si legge ancora nel documento, “hanno già bandito le saliere dai tavoli dei ristoranti”. Del resto fare a meno del sale si può, certo è più facile non abituarsi a questo piuttosto che disabituarsi ad usarlo. Quello che consiglio è di insaporire gli alimenti definiti “insipidi” con spezie ed erbe aromatiche che, oltre a dare sapore, hanno diverse proprietà benefiche, che spesso ignoriamo. In molte culture mediche orientali, con le spezie ed erbe, si curano diverse patologie.
Dott.ssa Emanuela Giannuzzo
Laureata in medicina e chirurgia
Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica
Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale
Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale