BRINDISI – Funziona eccome il nuovo Piano della sosta, tanto che il parcheggio di Piazzale Spalato, nelle ore diurne, è oramai pieno oltre il limite. Tale situazione, se da un lato testimonia il recepimento da parte dei cittadini dell’indirizzo propugnato dal Comune di parcheggiare fuori dalle mura del Centro, dall’altra parte pone un freno allo sviluppo futuro della politica portata avanti dall’Ufficio Traffico: in mancanza di nuove aree parcheggio limitrofe al Centro, infatti, non si potranno registrare ulteriori passi in avanti in tal senso.
Di tutto ciò ne ha piena contezza l’Ufficio Traffico, che per tali ragioni ha inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche, precisamente per il 2019, la spesa di 700.000 euro per la creazione di un parcheggio a raso di fronte a Piazzale Spalato, ovvero alle spalle del distributore Agip.
L’area in questione è di proprietà dell’Eni, già lo scorso anno intenzionata a dismettere la stessa. Al Comune si attende l’arrivo della prossima Amministrazione per condividere con la stessa l’attuazione del progetto, che in alternativa prevede la costruzione di un autosilo da far sorgere sempre nelle vicinanze del piazzale.
Andrea Pezzuto
Ma quando saranno riusciti a far parcheggiare i non residenti in Via Spalato, noi sfortunati residenti in zona rossa, dovremo sempre parcheggiare a 500 metri da casa nostra? Esattamente in Via Spalato! Ci vuole un bel coraggio a dire che il piano della sosta funziona. In zona rossa anziani e bambini vengono usati come “ostaggi” e bloccati nelle loro macchine per non pagare il parcheggio, per non parlare delle vie deserte e desolate in piena zona rossa. Evidentemente le mie foto e quelle di altri residenti in zona rossa non sono bastate. Quando vorrà un punto di vista alternativo e non semplicemente allineato e propagandistico……, può contattarmi. Buona giornata.
La questione della zona rossa è in via di risoluzione. A breve annunceranno le novità.
Una propaganda a favore di una struttura commissariale non riesco a capire che vantaggi potrebbe portarci.