Il PD di Torre Santa Susanna sui disservizi nella raccolta differenziata in paese

I disservizi che si sono verificati negli ultimi 2 giorni nella raccolta differenziata non ci colgono affatto di sorpresa e la mancata raccolta della frazione umida è figlia, non solo della cattiva gestione del settore ambientale degli ultimi 4 anni, ma soprattutto della totale mancanza di programmazione delle ultime due Amministrazioni.

La causa di tutto ciò è la chiusura degli impianti di compostaggio di Lucera e Ginosa, presso i quali il nostro Comune conferisce il suo umido, ma ci sarebbe da chiedersi per quale ragione l’ARO BR 1 non possieda ancora degli impianti di compostaggio.

Leggendo il contraddittorio e aberrante comunicato stampa di oggi rilasciato dal Comune di Torre Santa Susanna (in allegato) si apprende che le responsabilità della mancata realizzazione degli impianti pubblici di compostaggio sarebbe da addebitare alla Regione Puglia e alla sua gestione di quelli esistenti.

Per ciò che concerne le responsabilità gestionali degli impianti esistenti non spetta a noi esprimere dei giudizi, in considerazione del fatto che c’è un’inchiesta in corso, ma in merito alla chiusura del ciclo dei rifiuti, con la realizzazione di nuovi impianti nel nostro ARO, siamo convinti che la posizione del comune di Torre Santa Susanna sia pretestuosa e codarda per varie ragioni.

La Regione Puglia è da oltre 10 anni che sollecita la realizzazione di impianti pubblici nell’ARO BR 1, di cui il nostro comune fa parte.

È per questo che tra il 2014 e il 2015 Torre Santa Susanna si propose e ottenne la disponibilità alla realizzazione di un impianto pubblico, di piccole dimensioni (circa 20.000 ton. e soprattutto aerobico, totalmente sostenibile da un punto di vista ambientale e che perseguiva la strategia di ZERO RIFIUTI.

Oggi è ridicolo sentire il centro-destra torrese parlare di “TARI DECENTE”, di chiusura del ciclo dei rifiuti quando nel luglio del 2014, nella prima seduta di Giunta dell’Amministrazione Saccomanno decisero di non procedere alla realizzazione dell’impianto che avrebbe consentito ai nostri cittadini un abbassamento concreto di circa 330.000 € della TARI, per non parlare, poi dei risvolti occupazionali che avrebbe comportato per il paese. Per questo riteniamo aberrante e incoerente ciò che è sostenuto nel comunicato stampa.

Non bastava la già disastrosa gestione del Bilancio Comunale a pesare sulle spalle dei torresi (aumento TARI, mutui, etc), ma l’attuale situazione della gestione rifiuti rischierà di diventare un dramma per le tasche dei cittadini dato che, come afferma il Quotidiano di Puglia di oggi, potremmo avere, già a partire dall’anno prossimo, aumenti del 50%.

A distanza di 4 anni dall’infelice decisione di non realizzare l’impianto pubblico di compostaggio nel nostro paese, ci rendiamo conto di come tutto ciò, non solo aggravi la situazione economica del nostro paese, ma potrebbe favorire i legittimi interessi di imprenditori privati, intenzionati a realizzare impianti potenzialmente dannosi per la salute dei cittadini del nostro territorio.

Alla luce dell’attuale situazione ci chiediamo quanto fu lungimirante e sensata la scelta di rinunciare alla realizzazione dell’impianto di compostaggio precludendo possibilità di sviluppo e respiro economico alla nostra comunità.

Partito Democratico

Circolo di Torre Santa Susanna

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