“Il Parco regionale delle Dune Costiere distrutto dalla mala politica locale”

“Nell’ultimo consiglio comunale, nell’indifferenza e nel menefreghismo di tutta la parte politica di maggioranza,è emersa la volontà chiara di procedere al commissariamento del parco regionale delle dune costiere. Decisione scellerata, solo perché gli enti consorziati del parco ( comune di Ostuni  – Fasano  – e provincia di Brindisi) non riescono ad esprimere nominativi condivisi  circa la nomina del Presidente e dei membri della giunta esecutiva.Personalmente  mi  sarei aspettato che il Sindaco Zaccaria continuasse a confrontarsi con gli altri enti per dirimere la questione, dopo il mio solerte e accorato sollecito.

A questo riguardo desidero  far rilevare che non sono due mancate nomine ( presidente e membro giunta esecutiva) a umiliare la realtà del parco, quanto piuttosto i mesi trascorsi di assoluto disinteresse nei confronti dell’operato di dieci anni, distruggendo le  risorse ambientali, sociali e culturali. I Territori protetti dal Parco, non a caso, sono ancora uno dei pochi Beni del nostro territorio e dovrebbero essere oggetto di vanto e di massima tutela. Nel merito della questione, laddove ci si domanda perché rimanere in un’istituzione senza “avere voce in capitolo”, forse vale solo la pena di ricordare che il Sindaco del Comune di Fasano  fa comunque parte dell’assemblea consortile del Parco, che ha tra i propri compiti quello di procedere alla nomina dei membri della giunta esecutiva, cariche oramai scadute il 12 aprile 2020.

Lo stallo che ormai dal gennaio 2020 caratterizza l’attività di gestione del parco ha arrecato gravissimi danni al territorio e  alle attività su di esso insediate, come il lidi balneari, in quanto impossibilitata la giunta a rilasciare pareri.

Tale organo, rappresentato dal sottoscritto e da Giacomo Asciano e Dino Cofano, peraltro senza presidente, a norma dell’art 19 secondo comma della legge regionale 19 /97, a seguito di uno stato di inerzia e di inattivita’ non certo  da imputarsi alla giunta stessa, rischierebbe il commissariamento da parte della regione, con l’azzeramento di tutti gli organi presenti all’interno del parco.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO