SAN PIETRO – Da mesi, o forse addirittura da anni, ormai nel nostro paese è in auge un tormentone che credo, ahimè, durerà tanto: di chi è la colpa?
Tipico di chi si è definito l’unico capace di dare soluzioni a tutto, salvo poi, non riuscire a trovarne una! Non ultimo il balletto sulle responsabilità del non funzionamento dell’impianto di illuminazione in alcune zone del paese. Sono passati ormai dei mesi ma nessuno riesce, non dico a risolvere, ma almeno a spiegare quali siano i problemi all’impianto che tanti disagi stanno causando ai cittadini sampietrani.
Non sono in grado di farlo gli amministratori, e non riescono a farlo nemmeno i giornalisti che, sinora, si sono limitati a riportare le dichiarazioni di uno e dell’altro, senza indagare. Eppure basterebbe semplicemente una breve ricerca tra sito comunale e Ministero dello Sviluppo Economico per ricostruire la vicenda dell’installazione dell’illuminazione a Led. Ci vuole pochissimo tempo. Ma questo forse non importa a chi non è interessato alla verità ma solo a strumentalizzare le varie vicende a proprio vantaggio.
Ascoltando i vari proclami, durante la compagna elettorale, si aveva la sensazione che fosse sufficiente dire:
“Luce”e che subito echeggiasse: “E Luce fu”
E chissà quante volte ci avrà provato dalle stanze dei bottoni, salvo accorgersi, forse deluso, che le cose non funzionino proprio così.
Ecco che allora si è ricorsi ai primi affidamenti per la manutenzione, provare a riaccendere ed indovinare l’orario di accensione e spegnimento; prima o poi riusciremo ad avere le armature stradali accese di sera e spente durante il giorno. Si è passati poi alla sostituzione di alcuni corpi illuminanti.
I risultati? Il paese in molte zone ancora al buio. Non è rimasto quindi che trovare un colpevole: due campagne elettorali a vantarsi di aver realizzato l’ammodernamento ed efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione, volantini e dichiarazioni in cui si dichiarava che finalmente il nostro Comune si sarebbe dotato di un impianto efficientissimo che avrebbe consentito di risparmiare un sacco di soldi (questo forse è anche vero, ma efficientare avrebbe dovuto significare che a parità del livello di illuminazione, si sarebbe dovuto consumare meno e non invece ridurre l’illuminazione e spesso tenerla spenta. In tanti hanno iniziato a dotarsi di sistemi alternativi con un’impennata di vendita di torce portatili, alcune delle quali a LED!).
Nel marzo 2014 il Ministero per il tramite della Regione Puglia e delle Aree Vaste ha proceduto ad una ricognizione dei progetti di efficientamento energetico.
Il 2 Aprile 2014, con delibera di Giunta Comunale n.67, il Comune di San Pietro approvava il progetto definitivo nell’ importo totale di € 2.130.000,00 da proporre a finanziamento. Con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 5 agosto 2014, veniva pubblicato l’esito della ricognizione dei progetti ammissibili a finanziamento, quelli ammissibili ad una seconda fase di valutazione e quelli non ammissibili. Il progetto del Comune di San Pietro Vernotico veniva ammesso nella seconda fase anche se, come si evince, dallo stesso documento del Ministero il progetto e la documentazione di supporto risulta “carente ed insufficiente e non permette di valutare compiutamente la coerenza degli interventi”.
Tanto che, dopo l’approvazione del Progetto definitivo, con Determinazione n. 491 dello 07.10.2014 si procedeva all’ affidamento del rilievo dello stato di fatto degli impianti (strano un rilievo dopo l’avvenuta approvazione di una progettazione definitiva), nonché all’ affidamento a due tecnici esterni esperti per coadiuvare l’Ufficio Tecnico Comunale alla rielaborazione del progetto definitivo.
Dopo un solo giorno, con Delibera di Giunta Comunale n. 191 del 08.10.2014 si riapprova il progetto definitivo!
I nostri amministratori erano così soddisfatti della progettazione che con Determinazione n. 221 del 12.05.2015 il progetto lo si approvava per la terza volta!
Quindi il progetto definitivo fu approvato per ben 3 volte nel giro di un anno dall’Aprile 2014 al Maggio 2015!
Con la stessa Determinazione n. 221/2015 è l’Amministrazione a scegliere la procedura d’Appalto (Appalto Integrato), demandando dopo ben 3 progetti definitivi, la redazione della progettazione esecutiva al tecnico dell’impresa che si fosse aggiudicata la gara!
Si sarebbe potuta predisporre la progettazione esecutiva nel tempo intercorso tra la prima approvazione del progetto definitivo e l’ultima? Pare di no, anche se alle volte si è in grado di affidare progetti esecutivi ed approvarli in un solo giorno (vedasi finanziamento sulla videosorveglianza con il progetto presentato in un giorno).
Bene! Sembrerebbe quindi che i “colpevoli” siano i suoi successori/predecessori che nel loro fugace mandato hanno mal gestito e depauperato un così prezioso tesoro!
L’intera responsabilità dunque non è nelle indicazioni progettuali e nel tipo di gara scelta, ma della successiva amministrazione (che ha mal gestito la fase realizzativa) e dei fornitori (forse cinesi), con i loro prodotti di scarsa qualità.
Eppure l’opera era stata collaudata ed il collaudo approvato in data 29/12/2015, cioè quasi 3 anni e mezzo fa.
I cittadini continuano ad assistere a questo sterile balletto di responsabilità, ma nel frattempo continuano a restare al buio ed alcune zone del paese interessate da questi continui disservizi non sono neanche state coinvolte nel progetto di ammodernamento.
Chissà se i negozi vendono ancora le candele che danno certamente una maggiore garanzia!