Il dr. Franco Leoci interviene sulle criticità contabili del Comune

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del dr. Franco Leoci.

L’Organo commissariale del Comune di Brindisi, guidato dal dott. Santi Giuffrè e che si avvale di ben tre vice prefetturali nell’esercizio della complessa attività di gestione dell’Ente, ha assunto specifico ruolo di riferimento con settori della cittadinanza e forze politiche che non di rado hanno manifestato compiacimento nel vedere risolti vecchie e particolari problematiche riguardanti la comunità brindisina. Ma va dato atto all’Organo commissariale, sia pure da una platea più limitata di cittadini attesa la ostica materia di ordine tecnico, per avere silenziosamente introdotto importanti correttivi nell’adeguamento della recente normativa amministrativa- contabile che ha interessato gli Enti Locali, raccogliendo, come pare, qualche piccolo suggerimento al riguardo offerto a titolo di collaborazione dal mondo dei media. Certamente, e pur concettualmente prediligendo la gestione collegiale democratica a quella monocratica del Comune, la città di Brindisi può ritenersi sufficientemente soddisfatta, sino a questo momento, della azione politico-amministrativa svolta complessivamente dell’Organo commissariale. Detto ragionato convincimento, “absit iniuria verbis”, non è stato possibile conseguirlo prima dal precedente commissario e dopo con l’Amministrazione Carluccio, sicchè all’attuale gestore dell’Ente, che potrebbe anche non conoscere la questione, è d’obbligo rammentare acriticamente alcuni fatti al fine di consentire, se necessario, i dovuti provvedimenti diretti a ripristinare e/o garantire in ogni caso la legittimità e l’efficienza dell’azione amministrativa del Comune, tenendo in particolare conto l’incombente dovere di agibilità nel rilascio ai nuovi amministratori, che saranno eletti a breve,di un quadro relativo ad una sana e corretta situazione gestionale. In rapida sintesi, si tratta del mancato intervento dell’Organo commissariale, con riferimento alle decisioni della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Puglia che ha sentenziato numerose e gravi criticità nei confronti del Comune di Brindisi con diffida al superamento delle stesse onde evitare le penalità rivenienti dalla vigente normativa. Sta di fatto che con atto deliberativo n. 2/16 del commissario straordinario, precedente all’attuale, si è inteso fornire risposta di adeguamento a tutte le irregolarità rilevate dalla Magistratura contabile con il risultato che la stessa ha ribadito con più forza le anomalie amministrative e contabili riscontrate e con la decisione di avviare le conseguenti azioni previste nel caso di inosservanza del giudizio espresso in sentenza.

Come già detto, in disparte dalla volontà di entrare nel merito della questione, resta la forte preoccupazione che siano i nuovi amministratori a dover affrontare le conseguenze di una questione che purtroppo non conoscono e che, invece, possa essere l’Organo commissariale, visto il termine di durata della gestione, a definire la questione: è verosimile che il dott. Santi Giuffrè, visti gli atti e sentito l’apparato burocratico, che ben conosce il caso, disponga per la risoluzione del problema.

Dall’apprezzamento per la adozione di alcune delibere commissariali, come quella riguardante il regolamento per la ripartizione Affari Legali o per le nomine di professionisti esterni in caso di giudizi a avanti all’Autorità Giudiziaria solo per citarne alcune, sorge insistente la volontà di rappresentare all’attenzione dell’Organo di indirizzo del Comune la presunta inopportunità politica di alcune delibere, unitamente ad una maggiore incisività per la verifica nei confronti di chi dispone provvedimenti che, già per contenere il “fumus” di danni di natura erariale, vanno denunciati ai competenti Organi di Controllo.                           Ma non basta.

Atti amministrativi di grande efficacia sul piano della gestione, per esempio la corretta attestazione del parere contabile di impegno di spesa, che non può essere quello con il quale viene espresso e per di più con errato riferimento normativo, avrebbero bisogno di correzione, ma possono trovare soluzioni in altra occasione.

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