BRINDISI – La storia inizia nel 2008, quando la Parco di Mileto Srl, con l’imprenditore olandese Wim van Gelderen e un gruppo di obbligazionisti olandesi, acquistano un’area a Pozzo Faceto (Fasano) che fino a quel momento era un allevamento di pollame con una cubatura di 30.000 mc già esistente, da ristrutturare, rifunzionalizzare e realizzare un complesso turistico-ricettivo. Otto milioni milioni già spesi su una previsione totale di 20 milioni, sarebbero previsti 100 posti di lavoro, ma per ora è tutto fermo. Il consulente di parte prof. Paolo Pastore commenta «è evidente che sussista l’interesse pubblico, poiché si propone la trasformazione di una attività produttiva insalubre, inquinante e paesaggisticamente degradata». La società ha adeguato il progetto alle richieste del Consiglio Comunale di Fasano. Si punta al mercato turistico del lusso. Il mercato di riferimento è la fascia alta di utenza nord europea e internazionale. Nel 2015 la procura di Brindisi sequestra il complesso in costruzione poiché ipotizza, in sintesi, l’illegittimità dei permessi di costruire per la realizzazione di un insediamento turistico in zona agricola. Lunedì 29 Maggio 2017, si è conclusa, per ora solo in primo grado, la vicenda giudiziaria relativa all’insediamento turistico progettato dalla società Parco di Mileto. Il giudice monocratico dott. Ambrogio Colombo del tribunale di Brindisi, disattendendo la richiesta del PM, che aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati, ha dichiarato l’estinzione per prescrizione, disponendo tuttavia, la confisca di quanto in sequestro. Tale ultimo aspetto della decisione sarebbe comunque destinato a non produrre alcun effetto se, come sembra, la Corte Europea per i diritti dell’uomo pronuncerà l’illegittimità della norma italiana nella parte in cui consente una confisca senza che vi sia pronuncia di condanna. I difensori della proprietà, avv. Massimo Manfreda e avv. Antonio Villani preannunziando ricorso in appello hanno dichiarato: “partita strana da giocare con uno Stato che con una mano ti rilascia il permesso a costruire e con l’altra ti mette sotto processo e confisca il terreno”. Nella vicenda infatti occorre tener presente che la società aveva ottenuto regolarmente il PdC dal comune di Fasano, che peraltro aveva rilasciato un parere paesaggistico favorevole. La Parco di Mileto, nella ipotesi in cui dovesse permanere la confisca, preannunzia l’inevitabile azione di risarcimento danni nei confronti del comune di Fasano.

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