Il candidato Sindaco Di Noi: “Sì ai condoni edilizi”. E parla di gestione del patrimonio comunale clientelare…

BRINDISI – Nel giorno della presentazione della lista e del programma di Impegno Sociale, il candidato Sindaco Ferruccio Di Noi ha lanciato messaggi sibillini ed idee forti.

L’avvocato, che durante l’Amministrazione Consales aveva la delega al settore Patrimonio e Casa, parlando dell’emergenza abitativa ha affermato che in passato la gestione del patrimonio comunale gli è apparsa clientelare. Un’accusa pesante, fatta da chi quotidianamente era deputato ad occuparsi di queste pratiche, e per tale ragione quindi particolarmente significativa. Tra le soluzioni pensate da Di Noi per alleviare l’emergenza abitativa vi sono la possibilità di stipulare accordi con i proprietari di case sfitte, il recupero di edifici comunali, accordi con i costruttori che prevedano il rilascio di concessioni a costruire in cambio di quote di abitazioni da destinare a chi ne ha bisogno.

Altro tema caldo toccato da Di Noi è stato quello dello spopolamento e della disoccupazione: per il leader di Impegno Sociale vi è bisogno di una nuova industrializzazione, che passi dall’attrazione di imprese attraverso, ad esempio, la rimodulazione della tassa per la raccolta dei rifiuti nella zona industriale o degli oneri di costruzione. Ciò, creerebbe nuovi posti di lavoro e sottrarrebbe dalla ricattabilità i cittadini: “Questo è il periodo in cui vengono offerti lavori per uno-due mesi” ha affermato Di Noi, anche in questo caso prefigurando fattispecie piuttosto gravi se confermate.

Dopo aver trattato il tema delle società sportive dilettantistiche, le cui attività vanno incentivate, Di Noi è passato al tema dello sviluppo della costa, “sganciando” un’altra forte provocazione.

La visione del candidato di Impegno sociale è di un litorale dove possano sorgere strutture ricettive per accogliere turisti, ma soprattutto, rispetto alle abitazioni abusive esistenti, Di Noi propende per una maxi-operazione di condoni edilizi, che a suo dire farebbe entrare denaro nelle casse comunali da destinare per finalità sociali e per la ristrutturazione degli edifici pubblici.

“Ci sono pratiche pendenti che risalgono al 1985, e questo crea una situazione di indeterminatezza: in passato avevo già provato a far passare un provvedimento che prevedesse il rilascio di concessioni edilizie. Vogliamo coinvolgere gli ordini professionali così che possano rilasciare perizie che rendano i condoni incontestabili: il Comune avrebbe 30 giorni di tempo per sollevare contestazioni, dopodiché sarebbe tenuto a rilasciare la licenza”.

Insomma, non si è trattato certo di una conferenza stampa banale.

Andrea Pezzuto

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