IC Sant’Elia-Commenda-Brindisi: incontro con lo scrittore giornalista Giancarlo Visitilli

BRINDISI – Nuovo appuntamento nel calendario del corso di formazione e aggiornamento MAESTRE ESSERI UMANI E SUPER-EROI, ideato dall’artista e educatore ambientale Luigi D’Elia. Il progetto, un percorso tra cinema, libri e incontri
intorno al mestiere più umano e prezioso del mondo, il mestiere dell’insegnare, rientra nelle attività del Tavolo Docenti per l’Educazione Ambientale e la Decrescita Felice della Città di Brindisi, che vede la collaborazione dei nove Istituti Comprensivi del capoluogo, della Cooperativa Thalassia, del Comune di Brindisi e dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione.

Lunedì 19 febbraio, alle ore 17.00, l’Aula Magna della Scuola Secondaria di I grado dell’IC Sant’Elia-Commenda, in via Mantegna 23, ospiterà il giornalista e scrittore Giancarlo Visitilli per un dialogo su scuola e felicità.

Visitilli, professore di Lettere a Bari, crede nel potere della scuola come strumento per formare cittadini consapevoli e favorire la mobilità sociale. In veste di giornalista, da anni firma una rubrica su «la Repubblica», nella pagina di Bari, che si chiama In cattedra. Ha fondato la cooperativa sociale «I bambini di Truffaut» ed è ideatore del festival di cinema e letteratura «Del Racconto, il Film», che ha luogo ogni anno nei castelli della Puglia. Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Stile libero il romanzo E la felicità, prof?

La scuola è «il luogo per eccellenza in cui si dovrebbe imparare ad amare», riflette Giulia. Lei è una dei 29 alunni di un’ultima classe di liceo protagonisti del romanzo.

Con loro un professore diverso, innamorato di Don Milani e De Andrè, che racconta emozioni, amori, sogni dei ragazzi, ma anche sofferenze e dubbi, lo spettro dell’anoressia, la sorpresa per un bimbo in arrivo, il dolore per il suicidio di un genitore. Un professore che ascolta e registra con straordinaria delicatezza, che vuol capire che passa nella testa dei ragazzi e a che ritmo batte il loro cuore.

I ragazzi del romanzo spesso affidano le loro paure e i loro segreti alle lettere, l’epistolario fitto e schietto che lega il “prof” ai suoi studenti è una delle testimonianze più belle di quello che può essere la scuola.

Il libro indaga anche sul ruolo che gli/le insegnanti si ritagliano accanto a loro nel percorso di vita adolescenziale e di ricerca verso la felicità, spesso difficile e problematico, ma che plasma ogni persona e rende gli individui diversi.

Attraverso gli scritti di Dante e l’esempio di Don Pino Puglisi, tra riflessioni personali e aneddoti di vita scolastica quotidiana, dentro la crisi e le questioni politiche, passando per il cinema e la storia contemporanea, scorre il viaggio nella scuola e stimola riflessioni profonde, domande di senso.

La scuola rappresenta per lo scrittore l’ultimo baluardo di legalità e relazione, l’unico luogo di aggregazione, palestra di cittadinanza e riflessione.

Ancora una volta l’insegnamento è relazione profonda, passione e condivisione prima che trasmissione di un sapere, una passione che accompagna i ragazzi nel loro cammino per diventare uomini e donne. Un viaggio che, come il mondo scolastico è pieno di sfide, paure e attese per il futuro, un viaggio durante il quale i ragazzi non vogliono rinunciare alla felicità, perché la felicità è un diritto di tutti.

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