BRINDISI – Al di là della prestazione e dai giudizi che ne scaturiscono, i tifosi brindisini si ricorderanno la partita di Caserta anche per la totale mancanza di rispetto dell’ex Yakhouba Diawara, biancazzurro nella stagione 2010-2011.

L’atleta, infatti, che da uomo di sport pare non avere alcunché, ha manifestato tutta la sua spavalderia, neppure tanto giustificata, sia nel corso del match e sia a termine della gara.

Dapprima, ha iniziato a sbeffeggiare i suoi ex tifosi quando, durante un fase clou del match, gli sono stati concessi due tiri dalla lunetta, sbaglianti clamorosamente entrambi. Poi, ha dato il meglio di sé a fine partita, quando, con fare spocchioso, ha mostrato inizialmente i muscoli ai tantissimi trasfertisti biancazzurri e poi ha baciato la maglia della sua squadra, a mo’ di ripicca.

Certamente, il popolo biancazzurro non lo ha mai rimpianto, tantomeno lo rimpiangerà ora, dopo questo atteggiamento. Ad ogni modo, non si comprendono le motivazioni di un atteggiamento simile.

Sono questi i veri comportamenti da condannare, che un vero uomo di sport non accetterà mai.

Discorso totalmente diverso, invece, merita l’ex Zerini. Applaudito dal pubblico che l’ha visto protagonista per cinque anni con i colori dell’Enel.

Ecco la sottile differenza tra ‘giocatore’ e ‘professionista’.

Tommaso Lamarina
Redazione

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