BRINDISI – La scellerata gestione del caso Santa Teresa potrebbe ricadere anche sulla Cittadella della Ricerca.

Questa mattina, presso il posto di guardiania della Cittadella della Ricerca di Brindisi, c’è stata una protesta civile da parte di tre unità che si occupano della custodia dell’edificio, i quali da domani si ritroveranno senza un lavoro.

Secondo quanto riportato da un dipendente della Meter (aziende operante all’interno della Cittadella) la ditta che si occupa della guardiania è, appunto, la Santa Teresa che, a causa delle proprie vicissitudini inerenti ad un braccio di ferro con la Provincia, altro non può fare che non rinnovare il contratto a tre dipendenti.

“L’Ente provinciale – ha dichiarato il dipendente della Meter – ha il 100% della proprietà della Cittadella ed ha incaricato la partecipata della gestione dei servizi condominiali. Ma, vuoi per gli stessi problemi tra Santa Teresa e Provincia (entrambe alla canna del gas, ndr) vuoi perchè l’Università non paga il canone di alcuni spazi ad essa assegnati, fa sì che ci siano oggettivi problemi di liquidità per pagare tutti i dipendenti”. Questo, porta ad una riduzione progressiva dei servizi all’interno del parco scientifico (portineria, consegna della posta e degrado degli immobili).



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Dunque, senza una commessa lavorativa e con un mancato rinnovo tra la ditta e la Provincia, tre famiglie, ora, si ritroveranno rocambolescamente senza un guadagno di fine mese.

Sia l’Università e tutte le aziende operanti nel suo interno, da domani, si interrogheranno su chi aprirà e chiuderà il cancello, su chi avrà in cura la posta o su chi alzerà ed abbasserà la sbarra. Ma tutto ciò è marginale, se si pansa a tre famiglia praticamente rovinate.



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Redazione

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