“I cibi antichi delle feste”: sabato 27 partono le serate a tema nell’Home Restaurant di Simona Pino D’Astore

Spesso, nella nostra vita quotidiana, compiamo azioni in modo automatico.

Eppure molte di queste, sono riconducibili ad abitudini e consuetudini tipiche del territorio che ci sono state tramandate dai nostri antenati.

Sono poche le persone che realmente si interessano al fatto che questi comportamenti reiterati nel tempo, servono a mantenere quello che viene definito spirito del luogo.

A tal proposito, rivivere, come in un sogno ad occhi aperti, l’antica cultura del cibo brindisino durante le feste, può diventare motivo di sano divertimento e godimento per la mente e per il palato.

Il prodotto enogastronomico che fa da cornice alla cultura tradizionale delle feste locali diventa un mezzo per conoscere e conoscersi.

Ed è proprio questo che qualcuno sta facendo, sabato 27 ottobre, in città.

Da qualche mese,infatti, a Brindisi, esiste un posto ed in particolare una casa che ospita chiunque voglia passare una serata diversa, prevedendo un tema e mettendo insieme commensali fra loro anche sconosciuti che abbiano voglia di aprire la mente e fare un’esperienza nuova rispetto a quella del tipico ristorante. L’home Restaurant è quello di Simona Pino d’Astore, padrona di casa e chef per hobby che saprà coccolarvi e intrattenervi durante pranzi e cene dai quali non uscirete senza il desiderio di voler tornare. Un’idea diffusa nel resto del mondo e ormai preferita dai più come alternativa alla solita location, ma sicuramente innovativa a livello locale.

Il prossimo appuntamento ha appunto come argomento “I cibi antichi delle feste”.

Potrete partecipare ad una cena dove respirare seduti tutti alla stessa tavola, il genius loci, scoprire o riscoprire tradizioni poco conosciute o dimenticate, grazie all’interazione della cultura indigena, del cibo e delle feste.

Mentre assaporate un pasto gustoso e casereccio a km zero, in un ambiente accogliente e rilassante, ascolterete i racconti delle tradizioni brindisine e le ricette tipiche.

E in più, una piccola sorpresa finale.

Esclusivo, da non perdere!

MENU

Pi apriri lu stomucu (antipasti)

Scarcioppuli sott’ogliu (carciofini sott’olio)

Giardiniera sott’ogliu(verdure miste sott’olio)

Zucchini alla puviredda (zucchine alla poverella)

Favi ‘ncapriati (fave incapriate)

Trippa cu li patani(trippa con le patate)

Giarletta(gialletta)

Cozzi rracanati(cozze gratinate)

Pi primu(primo piatto)

Stacchioddi cu li rapicauli(orecchiette con le cime di rapa)

Tajedda ti risu, patani e cozzi(riso,patate e cozze)

Pi secondu(secondo piatto)

Purpetti cu li sucu(polpette al sugo)

Purpu cu la cipodda(polpocon la cipolla)

Cosi tuci(dolci)

Bocconotti cu la mustarda(bocconotti con la marmellata d’uva)

Fichi secchi

Bevande

Nella foto Simona con lo chef Donato Carra

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