BRINDISI – Si è suicidata in terra lombarda Brindisi. Al palazzetto Lino Oldrini l’Enel ha in pugno la partita, ma proprio nell’ultimo mezzo secondo, Kangur inventa una tripla che porta i suoi in parità. Dopo i 5 minuti supplementari è 91-81 per i padroni di casa.
Cosa c’è da dire di più? Rimane solo l’amarezza, lo sconforto e, soprattutto, l’incredulità del popolo biancazzurro. Sacchetti fa il leone e prova Goss sin dall’inizio. Scelta azzardata, obbligata o azzeccata, non si sa. L’americano non gioca male e fa il suo, segna 11 punti, ma è chiaro che deve entrare negli schermi (onestamente ancora non pervenuti) della squadra.
Però, Brindisi c’è. E’ una squadra che pare si sia scrollata da dosso le due brucianti sconfitte consecutive. Infatti, gioca a viso aperto, difende e mette in campo il fisico e l’agonismo, dato che il gioco voluto dal coach ancora non è assimilato. Gli ospiti biancazzurri fanno vedere solo la coda agli avversari. L’Openjobmetis arranca, rosicchia punti, pare acciuffare Brindisi, ma con una spallata i ragazzi di Sacchetti se la scrollano da dosso. Non si vede Davide contro Golia. Ma piuttosto c’è la furbizia ed il pragmatismo di Ulisse: furbizia, astuzia, concretezza. Però, questo è sport, quindi, sudore. Il sudore di chi è affaticato. Difatti, i padroni di casa iniziano a vedere la luce. Prima pareggiano, poi, si allontano nuovamente, si riavvicinano e…. Già, e…! E poi? E poi è black-out Enel. Nessuno ha visto niente, nessuno sa cosa sia successo in campo nell’ultima manciata di secondi. Evidentemente qualcosa è successo, però. I tifosi si sono ritrovati da un +5 negli ultimi 20 secondi ad un pareggio 76-76 al 40’ esatto. Sacchetti non ha ordinato di far fallo? Un tiro, solo un tiro libero, sbagliato di troppo? Cosa è capitato? Sta di fatto che l’Enel è ai minuti supplementari ed è in balia della trascendenza; dell’inspiegabile. E crolla. Varese gioca sulle ali dell’entusiasmo e fa la spavalda. Ruggisce ad un cagnolino bagnato ed infreddolito. Così, il match della terza giornata termina ancora con una sconfitta dell’Enel targata Varese.
E’ lo sport, si dice. Si, è lo sport. Ma l’intelligenza, forse o soprattutto, si usa anche nello sport. Le partite si vincono con la testa e Brindisi, gran bella partita per 39 minuti e 50 secondi, ha solo il fisico, per ora.
Ma le sconfitte fanno maturare e fanno crescere e questa sprangata sulla testa, molto probabilmente, servirà da lezione per i prossimi impegni.
Foto di Gianni Evangelista
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Tommaso Lamarina Redazione |