Happy Casa Brindisi: le soddisfazioni più grandi nell’anno peggiore! – di Dario Recchia

Il 2020 sarà ricordato per sempre come l’anno del covid 19, della pandemia che ha investito l’intero pianeta e degli oltre 70.000 connazionali che hanno perso la vita. Una strage infinita soprattutto tra gli anziani del nostro paese che hanno pagato un prezzo altissimo. Il vaccino probabilmente restituirà la speranza per un futuro migliore ma ci vorranno ancora tanti mesi per recuperare, seppur in parte, i danni prodotti all’intera economia mondiale.
Anche la nostra città ha sofferto la crisi prodotta dal virus con tante famiglie in grande difficoltà e l’intero tessuto economico e socialein forte affanno. Eppure, anche in questo periodo nero, una stella è stata splendente più che mai. Parliamo della Happy Casa Brindisi, la Stella del Sud per antonomasia che mai come in questo 2020 ha prodotto i risultati più alti ed importanti della storia della pallacanestro cittadina.
A dirla tutta i primi segnali vi erano già stati all’inizio della precedente stagione con le finali di Supercoppa Italiana. Il Palaflorio di Bari, infatti, aveva ospitato la Supercoppa Italiana di basket dal 21 al 22 settembre 2019. Tra le quattro protagoniste la Happy Casa Brindisi che, sette mesi prima, aveva disputato la sua prima finale di Coppa Italia. Nella prima giornata arrivava la sconfitta in semifinale contro la Reyer Venezia con il punteggio di 78-73, la New Basket Brindisi però si aggiudicava la finalina per il terzo e quarto posto sconfiggendo la Vanoli Cremona (84-81). La stagione regolare di campionato per i brindisini era di quelle da incorniciare con un girone di andata positivo e scoppiettante e nuova qualificazione per le final ight di Coppa Italia. Nella Vitrifrigo Arena di Pesaro la Happy Casa Brindisi, supportata da migliaia di tifosi al seguito si regalava una nuova finale il 16 febbraio contro la Reyer Venezia che, replicando la Supercoppa, sconfiggeva i brindisini 73-67. Neppure questa cocente delusione demoliva il morale di John Brown e compagni che continuavano a regalare soddisfazioni ai propri tifosi (tra le quali la prima storica al forum di Assago contro l’Armani Milano) continuando a veleggiare nelle zone alte di classifica. Purtroppo, il lockdown di primavera sospendeva ed annullava il campionato di Lega A con la Happy Casa Brindisi al quinto posto in classifica con 26 punti, a 2 punti dal secondo posto e play off scudetto in tasca. Una delusione enorme per una dream team che aveva entusiasmato tifosi ed addetti ai lavori e che sarebbe potuta diventare la vera mina vagante delle finali scudetto. Un campionato comunque da applausi per una squadra allestita per conquistare una tranquilla salvezza.
In estate rivoluzione copernicana con i pezzi da 90 della squadra che vanno via ma con la riconferma dello staff tecnico e la grinta giusta per ripartire anche se tra incertezze sulle date di inizio e le disponibilità economiche. Una squadra nuova, completamente rinnovata e con l’ennesima salvezza da conquistare come obiettivo massimo ma che da subito stupisce per il bel gioco ed il filotto di 10 vittorie di fila tra cui nuovamente quella in casa dell’Olimpia Milano che vale il primato in classifica. Il tutto giocando nei palazzetti vuoti, senza la spinta dei propri tifosi e senza il contributo economico della quota abbonamenti che, a queste latitudini vale più di un terzo dell’intero budget. Sforzi economici importanti senza aiuti di un governo sordo al secondo sport nazionale ma ripagati anche dai risultati che arrivano dalla partecipazione alla seconda competizione più importante in Europa, la Champions Basket League che vede la società del presidente Marino ad un passo dal superamento del primo turno a due giornate dal termine della prima fase.
Un anno contraddistinto anche dall’avvicinarsi della posa della prima pietra per la costruzione della New Arena. Un impegno importante sostenuto fortemente dalla locale Amministrazione Comunale per la realizzazione di un palasport da 6000 posti capace non solo di ospitare più tifosi ma anche luogo di aggregazione dove poter realizzare eventi di altro genere.
Un 2020 insomma straordinario per le sorti della Happy Casa Brindisi in piena corsa non solo per provare a vincere finalmente una Coppa Italia dopo due finali consecutive ma anche pronta a competere sia in campionato che in Europa. Un lavoro pazzesco ed ancora più difficile al sud e per l’unica società presente a questi livelli in tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Una squadra che ha regalato sorrisi in questi dodici mesi così complicati, ha fatto piangere, commuovere e gioire i tantissimi tifosi sparsi per tutto il mondo e che ha reso tutti un po’ più fieri di essere brindisini .
Soci, sponsor, attenta programmazione alla base di tutto ma anche il duro lavoro di una società che in questi anni non si è mai risparmiata ed ha sempre affrontato con coraggio le difficoltà. Una nota positiva in mezzo a tanta sofferenza, dolore ma anche un segnale che le sfide si possano affrontare e talvolta anche vincere.
Il tutto in una città strana, dalle mille potenzialità e dalle tante contraddizioni ma che, GRAZIE alla squadra di pallacanestro, ha regalato entusiasmo e speranza.
Perché lo sport è sacrificio, spirito di abnegazione ma soprattutto capacità di credere nei propri sogni. Gli stessi che lavorando insieme, in team e con una strategia comune possono far splendere ancora di più la nostra stella e non solo quella della squadra di basket.
Ed allora Forza Happy Casa Brindisi e Forza Brindisi, per un futuro più sereno e ricco di speranze per tutti!
Buon 2021 a tutti!
Dario Recchia

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1 COMMENTO

  1. Condivido in pieno la tua analisi, Dario, ed apprezzo la serietà ed il profondo legame affettivo che nutri per questa unica realtà positiva della nostra città. Sarebbe bello che fosse d’ esempio per altre realtà imprenditoriali, di cui ci sarebbe tanto bisogno.Auguro a te, alla squadra ed a tutti i brindisino un anno migliore di questo che sta per finire. Giorgio

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