Continua la lenta e inesorabile agonia della maggioranza su cui si regge l’Esecutivo guidato dal sindaco Rossi. Non si hanno notizie sulle reali condizioni in cui versano le casse comunali e forse si attende solo il “miracolo” di fondi piovuti dal Governo (per l’emergenza covid-19).
La realtà è che il dissesto finanziario è alle porte e tutti i tentativi che si stanno mettendo in campo sono frutto di riunioni tra “pochi amici al bar”. Ben lontano, insomma, dalle forme di partecipazione democratica a cui spesso proprio Rossi faceva riferimento in campagna elettorale.
Le conseguenze di scelte insensate, purtroppo, ricadranno sulle spalle dei cittadini di Brindisi. Del resto, sta già accadendo, visto che l’Assistenza domiciliare integrata è ridotta ai minimi termini, così come altri importanti servizi sociali.
Ma il vero dramma riguarda il futuro dei nostri bambini. Al di là dei bandi attraverso cui i cittadini potranno prenotarsi per l’accesso agli asili nido, al momento nessuno ha notizie certe sulla possibilità che il servizio riprenda a partire da settembre.
Una situazione drammatica, che preoccupa tutti i genitori-lavoratori che non possono fare a meno proprio degli asili-nido.
E sono in ansia anche i lavoratori degli stessi asili, così come quelli della mensa scolastica.
Insomma, si brancola nel buio, nel silenzio generale e con un sindaco sempre più defilato. Forse già pronto a fare le valigie spontaneamente.
Pietro Guadalupi (Fratelli d’Italia)
….solo per rappresentare sinteticamente al giovane dirigente di Fratelli d’Italia alcuni aspetti tecnici che rientrano normativamente nelle funzioni di un consigliere comunale:
-la situazione di cassa dell’Ente può essere conosciuta in qualsiasi momento in quanto rilevabile dalla lettura (ogni trimestre) della verifica di cassa operata dal Collegio dei Revisori ed aggiornata con le successive operazioni contabili eseguite di dare/avere;
-le risorse finanziarie governative eventualmente da ricevere sono finalizzate per il danno da coronavirus e non a salvaguardia del bilancio comunale;
– il dissesto finanziario dell’Ente e società partecipate, pur non ancora dichiarato dalla Corte dei Conti e MEF, è in atto (la costante richiesta di anticipazione di cassa alla Banca Tesoriera ne costituisce una delle prove);
-l’accenno alla riduzione dei servizi sociali, pur giustamente rilevato, è ben poca cosa rispetto ai
gravi problemi di ordine economico-occupazionale che sorgeranno dal dissesto finanziario del quale saranno in molti, inclusi taluni organi di informazione, a “cadere dalle nuvole”;
– l’insulsaggine amministrativa del Sindaco e della sua maggioranza è ben nota (passa dall’aver acquisito all’atto dell’insediamento la formalità di uno stato di tranquillità finanziaria per dichiarare subito dopo uno stress economico da dissesto), ma registra anche profonde sconoscenze amministrative da parte di consiglieri della cosiddetta opposizione che hanno consentito la durata di questa amministrazione.
Ritenendo questo un contributo alla discussione del problema ed immaginando il superamento dell’esame per la pubblicazione, auspico la possibilità che al più presto possa avere luogo un dibattito pubblico sul tema.
Brindisi, 05/07/2020 Franco Leoci