Guadalupi e Della Rosa (PD): “Street Art: oltre la rigenerazione urbana”

LLa Street Art considerata fino qualche anno fa una forma di vandalismo, oggi è legata al concetto di rigenerazione urbana. Oltreoceano e in tutta Europa sono, ormai, numericamente in crescita le amministrazioni locali che investono su questo tipo di forma artistico-architettonica per dare pregio alle proprie città.
In un primo momento la street art era principalmente utilizzata per la riqualificazione dei quartieri periferici i quali versano molto spesso, ancora oggi, in una condizione di isolamento anche sotto l’aspetto culturale ed estetico dal centro urbano. Isolamento che, nella maggior parte dei casi – pensiamo alle realtà locali del meridione – ha prodotto un contesto di degrado sociale.
In realtà come Bruxelles vi è addirittura un itinerario turistico che segue le vie della street art, qui incentrata sul tema dei fumetti, lungo il quale il turista può imbattersi in un episodio di Lucky Luke o di Tintin. Città come Milano, già all’avanguardia in Italia per quanto riguarda la Street Art, è riuscita nell’intento di valorizzare ulteriormente una realtà, per loro, già consolidata. Da qui infatti ha preso vita il progetto MAUA (Museo di Arte Urbana Aumentata). MAUA supera la classica concezione di museo perché non solo non ha un ingresso o una reception, ma non è neanche organizzato in un edificio. Il MAUA è, infatti, un vero e proprio “museo a cielo aperto” che, associato ad una app e alla c.d. “realtà aumentata” permette di “dar vita” alle opere permettendo al visitatore di conoscere sulla propria pelle la storia di questi luoghi.
Oltre questo scopo di rigenerazione urbana, la Street Art, attualmente, è diventata un sistema di arte diffuso impiegata in qualunque posto lo consenta, provocando effetti positivi addirittura sul mercato immobiliare. Un murales realizzato da un famoso streetartist può incrementare il valore di un immobile fino al 20%!
Concentrandoci su Brindisi: la rigenerazione urbana è uno dei temi centrali della campagna elettorale, sul quale, evidentemente, si sono posate le attenzioni di tutti i candidati sindaco. L’importanza di riqualificare spazi di città è stata condivisa indistintamente poiché essa implica mettere in pratica azioni di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, rivalutando i vecchi edifici che a Brindisi, dal centro alla periferia passando per la zona industriale, certamente non mancano.
La Street Art si collegherebbe naturalmente a questi atti di rigenerazione urbana. La si potrebbe, ad esempio, utilizzare sulle facciate dei palazzi all’ingresso della città (si pensi al quartiere San Paolo o quartiere Paradiso); così come si potrebbe rendere meno “grigia” la nostra vastissima zona industriale. La Street Art, inoltre, potrebbe inserirsi nel processo di sviluppo turistico del Porto interno così come delineato nel programma di coalizione di Riccardo Rossi. Che colpo d’occhio sarebbe, per i passeggiatori sul lungomare, vedere i serbatoi di mangime – ridipinti da poco con un neutrale bianco – colorati e resi vere e proprie opere d’arti urbane? I frangiflutti della diga potrebbero, grazie all’opera di uno street artist, diventare delle sculture “marine.
Senza un artista, però, tutte queste restano soltanto delle elaborazioni immaginarie, impossibili da realizzare. In tal senso, una soluzione facilmente praticabile, sarebbe indire un concorso di idee al quale far partecipare artisti italiani ma anche internazionali, all’esito del quale i cittadini di Brindisi potrebbero esprimersi attraverso un sondaggio per scegliere le opere da realizzare. Senza andare lontano, ad onor del vero, Brindisi avrebbe già a disposizione materiale “umano” sul quale puntare: si tratta del prodigio della Street Art Mr Wany, brindisino di nascita, il quale ha partecipato a manifestazione alla Biennale di Venezia, fino ad arrivare al Museo d’arte contemporanea di San Paolo in Brasile. Mr Wany, nonostante sia ormai a tutti gli effetti “cittadino del mondo”, continua ad avere un legame importante con Brindisi al punto che, in passato, ha rilasciato un’intervista in cui esponeva la sua idea per valorizzare il Parco del Cillarese.
Impiegare la Street Art in questi sensi, non significherebbe solo rigenerare spazi urbani in disuso e riqualificare le periferie urbane, ma potrebbe rappresentare un elemento di attrattività straordinario, che renderebbe Brindisi un unicum nei dintorni. Una città così colorata, dinamica, moderna, senza dubbio renderebbe orgogliosi le nuove generazioni di brindisini.

 

Lorenzo Guadalupi, candidato PD al consiglio comunale
Marco Della Rosa, Responsabile Dipartimento UE del Partito Democratico

 

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