‘Giorno del Ricordo’, le vittime italiane non hanno colore politico. Azione Nazionale: “Solo pena per gli autori di questo gesto”

BRINDISI – Ieri, 10 febbraio, era la ‘Giornata del Ricordo’ (da qualche anno istituita con Legge dello Stato, ndr), in memoria delle tante vittime che la tragedia dal 1943 al 1947 ha tristemente prodotto sul confine orientale. Stragi e violenze sono state perpetrate ai danni di tanti italiani, culminati, poi, in una aberrante operazione di sterminio nelle famose foibe.

Ieri pomeriggio, una delegazione di Azione Nazionale si è recata proprio in via Martiri delle Foibe, nel rione Sant’Angelo, per apporre una targa stradale in marmo, riportante il nome della strada e deporre un fascio di fiori tricolore, per onorare il sacrificio dei tanti connazionali morti 72 anni.

Questo era l’intento. Ma, una volta sul posto, hanno assistito ad un atto vandalico che potete vedere nelle foto in allegato. Il nome della via cancellato con una bomboletta spray e sostituito con la scritta ‘porci’, al di sotto, invece, tanto di simbolo delle Brigate Rosse, con Falce e Martello.atto vandlico 5

Siamo certi che tale gesto sia stato compiuto solo da qualche ignorante, perché l’onestà intellettuale del ‘vero’ mondo politico, destra o sinistra che sia, va al di là di cotanta becera viltà. Vogliamo, inoltre, ben sperare che si sia trattata di una ‘ragazzata’.

“Il fatto che la storia sia stata scritta dai ‘vincitori’, non implica che, questa, sia foriera di verità – ha scritto sul proprio profilo facebook il responsabile della comunicazione di Azione Nazionale, Luca Nigro – constatare, poi, che tracotanza e ignoranza vanno spesso a braccetto, non fa altro che avvalorare la forza di questa tesi. Quanto avvenuto stasera, infatti, può tutto fuorché definirsi civile o, tantomeno, colto giacché il dissenso, che va sempre e comunque supportato da una congrua cognizione di causa, può e deve essere sempre manifestato in tutt’altro modo da quello adottato, invece, da qualche teppista che, a quanto pare, non conosce altra via se non quella del vandalismo inutile e autoreferenziale. La miseria che certi atti esprimono non fa altro che gettare ulteriore discredito su una comunità già sufficientemente messa in ombra da vicende ai più note e, peggio ancora, denuncia una desolante, se non addirittura deprecabile, realtà che, al contrario di molte altre, resta ancora incapace di fare i conti col proprio passato distinguendo figli e figliastri tra i morti di una e dell’altra parte. Ciò che questi soggetti da ricovero non hanno mai, chiaramente, compreso (probabilmente perché frenati da evidenti limiti personali) è che, al di là dell’appartenenza politica per cui ciascuno di coloro che ci ha preceduto è morto 72 anni fa, in ogni caso, si trattava INDISTINTAMENTE di ITALIANI che si sono battuti per degli ideali di cui, condivisibili o meno, siffatti omuncoli non possono in alcun modo ritenersi né degni né eredi. Niente rabbia per loro.. solo pena”.

Ad ogni modo, Azione Nazionale ha potuto, alla fine, porre il fascio di fiori. Dopo, alcuni delegati del partito hanno scattato una foto proprio accanto ai simboli, in segno di protesta e di indignazione.

Redazione

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