Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, arrestato il 31 dicembre scorso, dovrà rimanere in carcere. Lo ha deciso il giudice di sorveglianza che ha confermato la misura cautelare, in seguito alla sua evasione dai servizi sociali a cui era stato assegnato, dopo una condanna a un anno e 10 mesi. Alemanno, infatti, aveva ottenuto la possibilità di scontare la pena con lavori socialmente utili, ma, come emerso dalle indagini, presentava false certificazioni per poter evadere.
Invece di svolgere attività di volontariato, l’ex sindaco si recava in giro per l’Italia con il pretesto di impegni politici, prendendo parte a incontri e eventi pubblici, senza alcuna autorizzazione. Secondo l’inchiesta, Alemanno poteva contare su alcune ‘coperture’ che gli garantivano amici e conoscenti. Tra questi, è emerso che anche Cesare Mevoli, consigliere comunale di Brindisi di Fratelli d’Italia, avrebbe avuto un ruolo nella vicenda, seppur non risultando indagato.
Infatti, il consigliere brindisino invitò Alemanno a Gallipoli ad agosto per la presentazione di un suo libro, occasione che i giudici hanno considerato come l’ennesima fuga dai servizi sociali, violando così le condizioni del suo regime di detenzione.