BRINDISI – Ormai è giallo sugli eventi di Natale. A rendere ancor più fosca la situazione è stata la conferenza stampa tenuta ieri dal presidente di Confesercenti Toni D’Amore che di fatto ha accusato (chiedendone le dimissioni) l’assessore alle Attività Produttive Raffaele De Maria (da poco subentrato al collega di partito Cosimo Laguercia) di aver ‘stoppato’ gli accordi già presi tra l’assessore uscente, la Confesercenti e le altre associazioni di categoria. A sostegno della sua tesi, D’Amore ha esibito due protocolli d’intesa: uno datato 29 giugno, sottoscritto tra la Confesercenti ed il Comune e l’altro datato 22 luglio, sottoscritto anche dalla Confcommercio e dalla Camera di Commercio. In realtà, di protocolli sottoscritti a luglio ne esistono altri due, per un importo totale di 90mila euro.
Ma la questione è un’altra: oltre ai protocolli d’intesa, erano già state predisposte le delibere che attendevano solo di essere portate in Giunta per l’approvazione. E proprio De Maria, che all’epoca non era ancora assessore, ma consigliere e capogruppo dei Cor, aveva avallato modalità e termini di quegli accordi sottoscritti.
Cosa è successo, quindi? Lo abbiamo chiesto all’ex assessore Cosimo Laguercia: “Sinceramente non me lo spiego. So soltanto che io, da uomo di partito, ho sempre informato i ‘miei’ di tutto ciò che avveniva. E problemi non se ne erano presentati. Adesso, però, le cose sono cambiate e non so spiegarmene il motivo. Era già tutto pronto. Le delibere erano state approntate dall’allora dirigente delle Attività Produttive Nicola Zizzi (oggi capo di Gabinetto, ndr), ma mai portate in Giunta. Le motivazioni non le conosco”.
Cosa è accaduto realmente? Questione di ‘antipatie’ personali, come dice qualcuno, o cosa altro?
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