BRINDISI – Una gattina vagava in precarie condizioni di salute per Corso Umberto, attorno alle ore 11:00, forse in cerca di aiuto o di una nicchia dove nascondersi. Così ha ben deciso di fare il suo ingresso presso l’esercizio commerciale ‘Max&Co’. 
Era molto spaventata e disorientata, ma la scelta casuale di introdursi nel negozio di abbigliamento ha permesso che la vicenda avesse un epilogo positivo.
“La procedura per il soccorso di animali vaganti sul territorio – ha affermato Antonella Brunetti – prevede la segnalazione presso un organo di polizia giudiziaria, in questo caso la polizia Municipale ai sensi del DPR Luglio 77 e al DPR Marzo 79, per accertare e chiedere eventualmente il supporto al Servizio veterinario Asl. Infatti, le titolari dell’esercizio hanno provveduto celermente a segnalarne il caso, vedendosi subito negato l’intervento, a differenza, di quanto sarebbe avvenuto se il malcapitato fosse stato un cane (…) e le stesse, si sono poi dovute rivolgere all’Associazione, quale ente privato, per la risoluzione del caso”.
Il gatto ha serie difficoltà respiratorie ed il mancato intervento avrebbe continuato a provocare strazio e sofferenza sull’animale, che nel frattempo ha trovato ristoro fra le mani delle due titolari dell’esercizio, Barbara Landi e Roberta Rizza.
Maxim, così ribattezzata, è stata condotta dai volontari dell’Associazione presso un ambulatorio privato per le cure sanitarie.
“Nella storia dell’attività condotta sul territorio – ha concluso la Brunetti – ho ricevuto segnalazioni analoghe, ma con il malcontento dei titolari, in alcuni casi i felini sono stati respinti senza avviare la procedura prevista, in altri casi sono stati accolti diventando parte integrante dell’esercizio fino all’adozione. La situazione attuale nel brindisino ci rimanda al senso di civiltà del cittadino in attesa che la volontà delle parti coinvolte ottemperino ai propri obblighi istituzionali”.
