BARI  – Perché  una fusione con  Napoli e perché in questo modo poco trasparente? Insomma “aumma aumma” (visto che la partita si gioca sull’asse Bari- Napoli)  per dirla con l’espressione colorita del leader dei Conservatori e Riformisti e promotore della Convenzione Blu, Raffaele Fitto, che questa mattina ha partecipato all’iniziativa del gruppo regionale dei CoR proprio per far luce sulle tante anomalie che costellano l’operazione di possibile fusione degli Aeroporti di Puglia con la Gesac, che gestisce l’aeroporto di Napoli.

Introducendo i lavori il presidente del gruppo, Ignazio Zullo, ha ricordato che la notizia è balzata agli onori della cronaca regionale solo perché i media hanno iniziato a fornire indiscrezioni. “A quel punto – ha continuato – abbiamo immediatamente presentato un’interrogazione al Governo per conoscere le modalità dell’operazione, soprattutto perché questa non veniva condotta con le regole previste: ovvero un bando di gara. Un’interrogazione URGENTE presentata oltre un mese fa che è ancora lettera morta!”

L’on. Fitto – che da presidente della Regione Puglia nel 2003 è stato il primo a concedere la gestione quarantennale alla Seap ora Aeroporti di Puglia– ha esordito con una premessa: “Noi siamo favorevoli alla privatizzazione di Aeroporti di Puglia. Guardiamo con attenzione a quello che accade in giro per l’Italia e dintorni: gli aeroporti di Venezia recentemente hanno venduto con una procedura di gara trasparente il 20% dei loro aeroporti per un valore di circa 170-180 milioni di euro, recentemente – ha aggiunto – sempre con gara e’ stato acquisito il 60% degli aeroporti di Nizza con un valore molto importante oltre il miliardo di euro, gli aeroporti di Bologna, che per dimensione sostanzialmente simili  a quello pugliese,  sono ora quotati in  Borsa con un percorso che ha portato dei risultati molto importanti dal punto di vista economico e del piano industriale Ma ci saremmo aspettati che viste le potenzialità della spa  che si fosse andati in giro in Europa a cercare partner forti che costituissero motivo di crescita, ma soprattutto che si procedesse attraverso una gara pubblica. Invece in questo caso  – ha continuato Fitto – le anomalie sono tante e troppe: 1)  la giunta regionale non ha mai trattato l’argomento;  2) l’assemblea di  Adp non ha deciso nulla e invece avrebbe dovuto esprimersi;  3)  senza gara viene scelto l’advisor, che deve stabilire il valore della società, dando direttamente l’incarico mantenendosi sotto la soglia e quindi scegliendo direttamente l’interlocutore che deve fare la valutazione degli Aeroporti di Puglia, non solo, così facendo,  alla Gesac di Napoli sono state date  informazioni riservate e sensibili che sicuramente non sono conosciute da altri operatori finanziari e industriali che potrebbero essere interessati; 4) non si tengono in considerazione articoli 2 e 5 del provvedimento con il quale è stata data la concessione quarantennale;  5) assenza totale di trasparenza: nessuno sa niente e non si capisce come si arrivi ad un percorso che porta verso intesa con Gesac”.

Fitto non tollera il “silenzio più totale” che è calato sulla vicenda, assicurando che invece lui e il suo gruppo regionale e dei parlamentari continueranno a tenere acceso un faro su  “Uno dei gioielli di questa regione dal punto di vista del valore e degli strumenti fondamentali per poter rilanciare il turismo e l’economia  Quindi – concludendo – mi sembra che ci sia più di un argomento sul quale accendere l’attenzione e cercare di dare delle risposte chiare”.

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E sul silenzio fin troppo anomalo di Emiliano sono intervenuti tutti i consiglieri regionali dei Cor.

Zullo: “Siamo di fronte a chi sbandiera principi di partecipazione, ma poi arriva in aula con leggi da approvare senza fiatare per la sua maggioranza”.

Erio Congedo“Eppure fu proprio il presidente Emiliano a sostenere la centralità del Consiglio regionale come elemento imprescindibile per le decisioni più importanti, mentre nella migliore delle ipotesi ci ritroviamo a discutere in commissione con il capo di gabinetto o qualche dirigente”.

Renato Perrini: “Un atteggiamento quello dispotico e centralista di Emiliano che riscontriamo in ogni argomento di vitale importanza: dalla sanità ai rifiuti. Lui decide per tutta la sua maggioranza alla quale non spetta che alzare la mano in Consiglio per approvare”.

Infine la provocazione di Francesco Ventola“Mi chiedo che un simile comportamento, se simili operazioni le avesse fatte un governo di centrodestra cosa sarebbe accaduto?”

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