Fitto: “Il nostro no è coerente e viene da lontano. Renzi al sud? Offensivo per i meridionali”

BARI – Il NO di Raffaele Fitto (al Referendum costituzionale del 4 dicembre) è un NO forte e coerente che viene da lontano, dal lontano gennaio 2015 quando al momento di votare la Riforma i parlamentari fittiani non solo votarono NO, ma lasciarono Forza Italia.  Un addio doloroso dalla casa madre, ma essenziale per dire ancora una volta NO a inciuci e accordi d’interesse vario, ai nazareni dietro l’angolo e a quelli sottobanco!

Un passaggio parlamentare e politico che l’on. Fitto, oggi alla guida dei Conservatori e Riformisti e promotore della Convenzione Blu, ricorda ogni volta e rivendica proprio per rimarcare anche le diverse sfumature del NO al Referendum, che oggi vede sulla stessa posizione altre forze di centrodestra, che quella riforma in alcuni passaggi l’hanno votata.

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Quindi, un NO coerente, ma anche di merito. Fitto non  intende riposarsi sugli allori di sondaggi che vedono il NO in vantaggio, ma sta girando in lungo e in largo l’Italia per convincere proprio tutti, in modo particolare gli indecisi ai quali rivolge un invito: “Leggete l’articolo 70 della Riforma e se vi appare chiaro, se avete capito di cosa parla e allora votate SI, ma se non riuscite a decifrare neppure una frase e allora vuol dire che questa Riforma, che mette mano alla nostra Costituzione, è scritta male e dovete votate NO”. Perché il leader dei CoR è sì convinto che la Costituzione vada riformata a cominciare dal bicameralismo, “ma non facendo diventare il Senato una sorta di dopolavoro ferroviario , ma abolendolo totalmente”. Come dire: meno poltrone, ma per davvero! “Tutti gli emendamenti presentati in tal senso – ricorda sempre Fitto – sono stati bocciati”.

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Oggi Fitto, a Bari, apre la sua convention Bari a poche ore di distanza da quella che il premier Renzi ha tenuto sempre nel capoluogo pugliese ieri sera. “Io ritengo che sia offensivo per i pugliesi, e i meridionali in genere, che Renzi venga al Sud solo per fare campagna elettorale per il SÌ, promettendo bonus e a sgravi fiscali come un mercante in Fiera (la manifestazione del premier si è tenuta alla Fiera del Levante, ndr), è vergognoso che non dica nulla sul fatto che dopo tre anni, dal 2014 ad oggi, non sia stato speso un solo euro delle risorse comunitarie assegnate alle Regioni del Sud. Renzi  – conclude Fitto – in questo fine settimana fra la Puglia e la Basilicata a fare propaganda politica mentre il suo governo non sta dando nessun tipo di risposte, anzi i dati della povertà aumentano proprio nelle Regioni meridionali”.

Redazione

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