BRINDISI – Riguardo la crisi del comparto aerospaziale, in particolare delle imprese dell’indotto Leonardo, ex Finmeccanica, si è svolto martedì 11 luglio presso la Regione Puglia un incontro alla presenza dell’assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, dell’assessore al Lavoro e formazione Sebastiano Leo, della task force regionale per le emergenze occupazionali, il direttore del distretto aeronautico Giuseppe Acierno, Confindustria Brindisi e Taranto e le organizzazioni sindacali dei diversi territori in cui è presente Leonardo. Pur essendo previsto un incontro congiunto tra Regione, azienda e sindacato, l’Ing. Facondo ha ribadito di non voler incontrare in contemporanea il sindacato e le istituzioni, come previsto dalle scelte aziendale “Questa occasione sprecata non ci è piaciuta – spiega il Segretario FISMIC di Brindisi Davide Sciurti – perché non coerente né accettabile sul piano politico istituzionale. Tuttavia l’incontro ha rappresentato l’occasione di ribadire le problematiche e cercare di fare il punto della situazione anche in virtù dell’incontro al MISE di oggi 12 luglio”. La Regione Puglia ha ribadito che è orientata a mettere in campo risorse importanti per avviare percorsi formativi di riqualificazione rivolti ai lavoratori in uscita dal ciclo produttivo di Leonardo per effetto delle internalizzazioni. “Ovviamente il focus della discussione – spiega Sciurti – è stato incentrato sui 177 lavoratori della Tecnomessapia, per i quali il licenziamento è stato sospeso proprio per verificare se con uno sforzo della Regione ma anche del Mise ( che possa, ad esempio, autorizzare un periodo di Cigs in deroga alla riforma Fornero e successive) si possa prendere tempo”. La FISMIC sostiene la posizione che accomuna tutti i sindacati: creare una rete di protezione per i lavoratori, anche perché molti di essi detengono un patrimonio di competenze spendibile in Leonardo. “Leonardo non può scaricare tutte le responsabilità a quelle aziende dell’indotto – conclude Sciurti – che non sono state capaci di essere più competitive, anche perché ci sono imprese virtuose e con grande know-how e capacità finanziarie che non sono state comunque coinvolte. Per cui ci sembra doveroso che il sistema locale ( aziende e maestranze) sia salvaguardato nel suo insieme”. Ora si attende l’esito dell’incontro al MISE e la FISMIC sottolinea la volontà di partecipare alla stesura di un protocollo di intesa che veda insieme Mise, Regione, Confindustria, Imprese Aerospaziale e parti sociali per avviare nuovi strumenti di reinserimento e formazione al lavoro, partendo dal presupposto che la buona parte dei lavoratori sono certificati da decenni a mansioni in abito aeronautico. Auspica, infine, un impegno ancora maggior da parte della Regione Puglia, anche di confronto politico con il Governo, per riequilibrare le scelte di Leonardo che, lo ricordiamo, è una società controllata dallo Stato e quindi pubblica, per cui ci aspettiamo che le ricadute degli investimenti coinvolgano in maniera strutturata anche il Sud Italia.

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