Ferraris, fumata bianca in C.d.a.: i 640 studenti potranno trasferirsi al Fermi

scuola ferraris

BRINDISI – ‘Alea iacta est’. Si è trovato finalmente l’accordo, affinchè i ragazzi dell’istituto professionale IPSIA Ferraris di Brindisi possano trasferirsi presso il Fermi di Santa Chiara ed iniziare, così, nel vero senso della parola, l’anno scolastico 2016-2017.

La Cassa dei ragionieri si è espressa positivamente, dando il via libera alla proposta di locazione dello stabile ex scientifico, avanzata dalla Provincia di Brindisi.

I 640 studenti potranno regolarmente svolgere le lezioni per l’interno anno accademico. I fondi stanziati dalla Provincia garantiscono le spese fino a dicembre 2016, dopodichè si cercherà un altro Ente che si faccia carico economico dei rimanenti 7 mesi (la Regione aveva avanzato l’ipotesi di coprire i costi da gennaio a luglio, ndr).

“Sono molto contenta e soddisfatta che finalmente i miei ragazzi e noi tutti possiamo iniziare il nostro lavoro – ha dichiarato la preside del Ferraris, Rita De Vito – so che è stata una trattativa abbastanza difficile, ma ciò che conta è il risultato. Il C.d.a. ha fatto un atto di grande generosità e si è dimostrato molto sensibile alla questione, perché nel nostro caso si è parlato del diritto allo studio negato”.

Paradossalmente anche i ragazzi hanno accolto con entusiasmo l’esito: “Mi fa tanto piacere – ha raccontato la dirigente scolastica – sapere che persino gli studenti siano contenti di tornare sui banchi di scuola e studiare. Quando l’obiettivo è condiviso e gli sforzi coinvolgono studenti, professori, famiglie ed istituzioni, accontentano tutti. L’esito positivo è frutto di un lavoro sinergico di Provincia, USR Puglia e assessorato regionale. Il tutto grazie anche all’intermediazione del Prefetto, Annunziato Vardè (da sempre con un occhio sul problema, ndr)”.

A risollevarsi non è solo la dignità di chi è stato colpito da questo ‘ciclone’, ma anche l’intero piano didattico. “Nel giro di 10 giorni – ha spiegato la De Vito – lasceremo il Belluzzi e ci trasferiremo al Fermi, per fare finalmente lezione e riprendere in mano la nostra vita. Ovviamente, allungheremo l’orario scolastico e dovremo spostare gran parte dei laboratori nel ‘nuovo’ istituto (ad eccezione dei laboratori di meccanica e saldatura, che rimarranno al Ferraris, ndr), ma questo è nulla, rispetto all’agonia provata in queste lunghe settimane”.

Anche i corsi serali sono al sicuro: “Ho provveduto – ha concluso la preside – affinchè il De Marco ci lasci un paio di aule per i corsi serali, che saranno solo teorici e non laboratoriali”.

Alzare la voce e far valere i propri diritti serve. Così come un quartetto d’archi, tutto, questa volta (ma che fatica! Ndr), ha funzionato per garantire quel diritto allo studio che inizialmente pareva negato. Ora, trovata la sede, si aspetta l’erogazione dei fondi per gennaio da parte di ‘qualcuno’. Ma questa è un’altra storia e non ce ne vogliamo occupare certamente ora…

Buono studio e buon lavoro a ragazzi e docenti dell’IPSIA Ferraris!

Tommaso Lamarina
Redazione

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