Facecchia (Uil Fpl) sul violento attacco alla sede generale della CGIL

Le immagini che abbiamo visto ieri arrivare da Roma non possono che provocare indignazione e sgomento. Il violento attacco alla sede generale della CGIL, da parte di un gruppo di facinorosi che partecipava alla manifestazione contro il Governo, per l’applicazione dell’obbligo del green pass e l’ignobile attacco al pronto soccorso di uno degli ospedali delle Capitale devono trovare unicamente e univocamente una forte parola di condanna. Lo facciamo come sigla sindacale, ma anche come cittadini italiani. I luoghi che sono da sempre i più vicini ai cittadini – ospedali sedi sindacali, ecc – non possono essere bersagli (del resto facili e comodi) per vomitare la rabbia repressa di chi vorrebbe esprimere “democraticamente” la propria posizione. Visto che abbiamo memoria corta e labile forse è doveroso ricordare e fare ricordare quando e quanto i sindacati hanno fatto in decenni di presenza sul territorio per i problemi dei lavoratori… È doveroso dire quanto sia indispensabile la presenza dei Presidi ospedalieri in uno Stato, che per primo in Europa ha garantito e garantisce l’assistenza sanitaria gratuita. Vile e ingrato allora è chi si scaglia con questi simboli. Come vile è chi confonde il diritto al lavoro con il diritto alla salute. Vile è chi non riesce a manifestare in maniera democratica scegliendo la violenza per affermare le proprie convinzioni. La UIL FPL di Brindisi vuole esprimere la propria vicinanza ai colleghi sindacali e agli operatori sanitari, assicurando con maggiore impegno una reale vicinanza. In questi mesi tutti, nelle specifiche competenze, ci siamo impegnati nell’affrontare una situazione sanitaria inedita e dalle proporzioni planetarie. Abbiamo anche noi convissuto con la paura, ma siamo rimasti sul campo… Abbiamo gioito per la conquista che la Scienza ha raggiunto con i Vaccini e la loro distribuzione. Ci siamo affidati e fidati della scienza e dello Stato come lavoratori e cittadini. Rispettando le regole non ci sentiamo manichini senza cervello, ma donne e uomini che forse – a differenza di chi sbraita verità assolute – hanno anteposto il bene delle collettività a quello proprio. E non è poco. Non può essere considerato poco da chi la pensa diversamente: gruppi di “auto formatisi” alla scuola di internet, gruppi politici dai pensieri e comportamenti squadristi, gente arrabbiata con la vita che sguazza nel fango dell’ignoranza e dell’arroganza. Non ci faremo intimorire in alcun modo e confidiamo nell’intelligenza della maggioranza dei cittadini di questa nostra Democrazia, che oltre ad averci donato il diritto al lavoro e alla salute, ci dà il senso del limite.

Segretario Generale Provinciale

       UIL FPL BRINDISI

        Gianluca Facecchia

 

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