BRINDISI – Dal 1° aprile, secondo il capitolato d’appalto, Ecologica Pugliese avrebbe dovuto provvedere alla pulizia della litoranea: la situazione davanti agli occhi di tutti, turisti compresi, appare invece drammatica, con grave danno d’immagine per la città, che tanto faticosamente sta provando ad inserirsi nei circuiti turistici.

La situazione del Parco di Punta del Serrone è emblematica: diversi giorni fa alcuni “cittadini modello” hanno provveduto a raccogliere in appositi sacchi parte della incredibile mole di rifiuti che oramai in maniera stanziale “albergano” nella zona. Lo smaltimento di tali rifiuti, ovviamente, sarebbe spettato alla Ecologica Pugliese, che a quanto pare non ha intenzione alcuna di ottemperare al proprio dovere. Tra l’altro, in questo caso, non sarà possibile nemmeno provvedere all’affidamento del servizio alla Brindisi Multiservizi (così come dovrebbe avvenire per le operazioni di disinfestazione, delle quali la Ecologica si è resa inadempiente), in quanto la società in house del Comune non prevede nel proprio Statuto l’effettuazione di attività di nettezza urbana e di raccolta dei rifiuti. La BMS, tra l’altro, nel caso specifico di Punta del Serrone non può adoperarsi nemmeno per la cura del verde (attività invece rientrante tra le competenze della partecipata), poiché quell’area, a sentire Daniele Pietanza, responsabile del personale della BMS, ospiterebbe specie arboree protette che precludono la possibilità di intervenire attraverso l’ordinaria manutenzione.

Considerato che la ditta barese è fisicamente irraggiungibile, dato che anche il responsabile amministrativo, l’avv. Rosanna Lisi, non risponde al telefono, l’unica possibilità parrebbe quella di rassegnarci all’idea di passare un’estate immersi nei rifiuti, con buona pace di ogni proposito di sviluppo turistico.




Andrea Pezzuto
Redazione

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