“Ormai siamo abituati alla mancanza di stile del Presidente Emiliano, ma questa volta ha superato se stesso. Cogliere l’occasione della presentazione dei fondi Cipe per organizzare una conferenza stampa di propaganda politicaed elettorale in favore del centrosinistra vuol dire violare la par condicio istituzionale”. Così la consigliera del M5S Antonella Laricchia, che annuncia di aver presentato in merito un esposto al Corecom.

 

“Emiliano ha esordito in conferenza – spiega la pentastellata  – spiegando che  “Lo scopo di questa conferenza stampa è quello di fare un appello al voto per il centrosinistra”.  Peccato che lo scopo della conferenza sarebbe dovuto essere quello di “illustrare i dettagli delle ulteriori opere che hanno ottenuto il finanziamento supplementare di 113 milioni di euro da parte del Cipe”, come specificato nel comunicato stampa diffuso ieri sera per annunciare l’incontro.Questo – continua –  in totale spregio della democrazia e del rispetto dell’art. 9 della Legge 28/00 che regola la propaganda politica durante il periodo elettorale, in riferimento alla comunicazione istituzionale”

 




L’art. 9 della Legge 28/00 dispone che : “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali – 29 dicembre 2017 – e fino alla chiusura delle operazioni di voto – 4 marzo 2018 – è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”, come ricordato anche dal Corecom Puglia in una nota diffusa nei mesi scorsi.

 

“L’arroganza del potere – dichiara la consigliera Laricchia (M5S) – non ha limiti. Comprendiamo che il Partito Democratico sia molto in affanno in questa competizione elettorale, ciò non toglie, però che la legge va rispettata. Fa specie che Michele Emiliano, da uomo di legge ed (ex) magistrato, sia il primo ad infrangerla, utilizzando  i finanziamenti che la Regione Puglia ha ricevuto dal Cipe per poter parlare di tutt’altro in una conferenza che non ha nulla di “impersonale e indispensabile”. Il Consiglio Regionale è stato monopolizzato per mesi dal dibattito sulle nomine del Corecom – prosegue – e ora, a pochissimi giorni dal voto, il Corecom viene offeso nel suo ruolo di garanzia dalla carica istituzionale più alta della Regione. Inevitabile, pertanto il nostro esposto al Corecom a tutela di tutti i pugliesi, i cui soldi non devono servire al centrosinistra a farsi campagna elettorale. La conferenza è stata convocata davvero per l’urgenza di informare i cittadini sui fondi Cipe, o a Emiliano interessava di più il pavoneggiarsi a pochi giorni dal voto? All’organo di garanzia  – conclude Laricchia – l’ultima parola”.

 

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