La forza dell’abitudine ha tradito Pierluigi Bersani al seggio: dopo aver votato in una scuola di Piacenza vicino casa, l’ex segretario Pd ora in LeU ha infilato direttamente le schede nelle urne, senza attenersi alla nuova procedura anti-frode. “Il tagliando andava…”, lo ha ripreso la segretaria della sezione alludendo al fatto che doveva essere controllato il numero sul bollino delle schede per poi rimuoverlo. “Vabbe’ e’ lo stesso, mi scusi. Poi lo togliamo dopo”, ha aggiunto dopo aver riconosciuto l’ex ministro.

 




Alessandro Di Battista, invece, ha sbagliato seggio per il voto. Quando si e’ presentato alla sua sezione, in Via Taverna al Trionfale, a Roma, il 39enne deputato M5S ha scoperto che il suo nome non era nelle liste. Dopo una breve ‘impasse’, gli scrutatori lo hanno indirizzato al vicino seggio di via Vallombrosa. “E’ colpa del mio cambio di residenza, ti devono mandare un tagliandino e a me non e’ arrivato”, ha poi spiegato ai giornalisti in attesa al seggio.

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