È uscito il primo numero del magazine AMAZING BARI

«Il magazine per chi è orgoglioso di essere o sentirsi barese»: così si presenta Amazing Bari, il nuovo magazine della casa editrice Next, che già pubblica Amazing Puglia. La rivista è da sabato scorso in tutte le librerie e nelle edicole di Bari: 212 pagine di storie di persone, imprese, associazioni che fanno qualcosa di buono per se e per il territorio; una grafica elegante e accattivante; contenuti di qualità.

«Amazing Bari nasce al termine del periodo peggiore che il mondo abbia vissuto dall’ultima guerra mondiale. Ma anche nel periodo migliore che la città abbia attraversato negli ultimi 40 anni», scrive l’editore e direttore responsabile Fabio Mollica nel suo editoriale: «È una Bari ridisegnata e rinnovata, pulsante e in movimento, ottimista e proiettata verso il futuro, senza paura del cambiamento. Una città in cui cadono o si trasformano le vecchie dinastie politico-imprenditoriali-bancarie ed emergono nuovi protagonisti, si insediano brand internazionali, arrivano turisti da ogni parte del mondo. Bari è la città in cui tutto è già accaduto e tutto può ancora accadere. Un luogo in cui i sogni si realizzano, piccoli o grandi che siano».
E di sogni e persone il primo numero della rivista ne racconta tantissimi: Manuela Vitulli, don franco Lanzolla, Maddalena Mazzitelli, Antonio Stornaiolo e Annamaria Ferretti, Francesco Cupertino, Domenico Paulicelli, Luigi bramato, Flavia De Filippis sono soltanto alcuni dei nomi che troverete nelle 212 pagine del magazine che propone anche uno speciale San Nicola e l’inserto “Gusta Bari”, interamente dedicato alla ristorazione del capoluogo.

Amazing Bari vuole essere il city’s magazine ma tra le due parole è stato aggiunto l’aggettivo luxury. «Non perché parleremo solo di lusso, nè, come ha scritto un cittadino su facebook, “perché ci rivolgeremo solo al 2% dei baresi”. Quello che vorremmo, è che questo magazine fosse in qualche modo accostato al concetto di lusso, per la qualità dei suoi contenuti e la cura dei dettagli grafici. Ma, soprattutto, vogliamo parlare di quei lussi, accessibili a tutti, che a volte nemmeno ci accorgiamo di avere e vivere: un pezzo di focaccia calda del nostro forno di fiducia, la passeggiata sul lungomare, i profumi e i suoni di Bari vecchia, una buona pizza, il poter perdere del tempo nella nostra libreria preferita. I due mesi di lock-down dovrebbero averci insegnato che anche le piccole cose sono importanti. E possono diventare dei lussi. Soprattutto quando non ce le possiamo godere», conclude Mollica.

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