Viviamo una serie di disagi nella nostra città, in primis il fatto che migliaia di studenti debbano lasciare la propria città perché non gode di un polo universitario. Ma garantire dei servizi a tutti coloro che hanno deciso di restare nella propria terra, pur di fare avanti ed indietro dalle varie Lecce e Bari, non sarebbe il minimo? È una chiara lesione del Diritto allo studio, uno tra i diritti fondamentali su cui si dovrebbe fondare la società civile. Se sul fatto di avere una nostra università a Brindisi ormai in tanti ci siamo rassegnati, permettere almeno a chi è rimasto di godere di servizi sufficienti, penso sia il minimo. Chi di dovere prenda seriamente in considerazione la questione, altrimenti poi non lamentiamoci delle manifestazioni da parte di studenti stanchi di cotanta mancanza di considerazione da parte delle istituzioni.
Giuseppe Didonna, studente fuori sede che un giorno sì è recato in biblioteca per studiare sentendosi dire: ” Siamo ancora chiusi al pubblico “.