ospedale perrino

BRINDISI – Enzo, un uomo di 67 anni, brindisino e cardiopatico, residente al rione San Paolo, si è recato ieri presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi, perchè accusava un dolore alla spalla.

Una volta giunto nel nosocomio, pare che l’uomo abbia spiegato quale fosse la sua sintomatologia, specificando anche i suoi problemi cardiaci. E’ stato sottoposto ad un elettrocardiogramma, dal quale non sarebbe emerso nulla di irregolare. Ed è stato a questo punto che – stando a quanto riferiscono i suoi familiari – il medico che lo ha visitato gli avrebbe detto: “E tu per un dolore alla spalla te ne vieni in ospedale?”. Magari sarà anche stato un modo per sdrammatizzare e per tranquillizzare l’uomo, ma sta di fatto che gli sono state fatte firmare le dimissioni ed è rientrato a casa. Purtroppo, però, questa mattina alle 6,30, il 67enne è deceduto nella sua abitazione per un arresto cardiaco. I familiari hanno sporto denuncia.

14 COMMENTI

  1. L’ho sempre detto ai miei: se mi viene un malore non portatemi Mai al Pronto Soccorso, tutt’al più portatemi al Pronto cuoci…

  2. Ci risiamo…non era bastata la morte di Mario ricci questa estate ? Errare è umano, perseverare è diabolico e da ciucci….al pronto soccorso c’è né uno solo di grande professionalità e non è guarda caso italiano, gli altri sembra che stiano li non per lavorare ma tanto per passare il tempo…

  3. Non possiamo sapere, le vere cause della morte di questo sfortunato signore, quello che mi sento di dire su questo ospedale è che purtroppo, gli addetti medici infermieri, sono stressati da un super lavoro, arrivano continuamente da tutta la provincia, ed anche da fuori, urgenze gravi, gente che si reca al pronto soccorso per malori, incidenti stradali ecc.. Quanto al personale, devo spendere due parole a favore, devo ringraziare e lo farò sempre, tutti i medici e infermieri dell’ospedale, il personale del 118, tutti del rep. di neurochirurgia, per la loro preparazione e grande professionalità, nell’affrontare casi veramente drammatici, risolti con grande impegno, uno di questi mio stretto familiare.

    • Verissimo.. credo ke il reparto neurochirurgia sia uno dei migliori… li ci lavora gente col cuore.. bravissimi.. credo ke l essere in gamba e gentili risale tutto da chi comanda li..caposala fantastica..A marzo hanno salvato la vita a mio padre da una caduta accidentale e ricoverato x 20 giorni.. abbiamo fatto anche una lettera.. spero ke non abbia mai bisogno.. ma semmai dovesse succedermi qualcosa.. voglio andare lii! Condoglianze alla famiglia

  4. Ormai la nostra tanto invidiata sanità , fa acqua da tutte le parti , purtroppo questi episodi sono frequenti anche in altri ospedali sia del sud ma anche del nord , questo è il frutto dei tanti tagli fatti in questi anni , che portano gli stessi medici a fare visite in maniera molto superficiale e veloce , per sbrigarsi .

  5. Scommettiamo che il medico di turno è brindisino? Da figlio non denuncerei, aspetterei sotto caso la merda di medico e lo ammazzarei.

  6. Credo che sia sempre meglio un monitoraggio di almeno 48 ore quando si presenta un caso particolare , in questo caso il paziente che già con cardiopatia presentava dei sintomi se pur lievi doveva assolutamente essere monitorato , anche in assenza di posti letto …mi sento vicino alla famiglia vittima del insanità italiana .

  7. E’ un vero schifo il pronto soccorso di Brindisi, prendono tutto alla leggera, perché non vogliono approfondire in niente. Perché non vogliono proprio lavorare. Li licenzierei a tutti.

  8. Non voglio credere che ad un paziente cardiopatico con dolore alla spalla ,abbiano
    Fatto solo un ECG senza un prelievo per enzimi cardiaci.

  9. Ai signori che si sdegnano ed invocano licenziamenti, pongo alcune questioni:
    1) Risulta ECG negativo (non sappiamo se ha fatto enzimi): su quale base il medico avrebbe dovuto trattare un infarto che non si vedeva? Perché di questo si sospetta. Nei PS arrivano cardiopatici a frotte: è giusto indagare su tutti, ma pensate che si debba ricoverarli tutti? Cosi quei quattro posti letto si esauriscono, anzi sono già esauriti (e ringraziate i continui tagli del governo, invece che invocare i licenziamenti di medici già MOLTO sotto organico), e quando arriva l’infarto certo?? Ahhhh come la fate facile voi, seduti in poltrona. 2) Un approfondimento, come chiede Maria, comporta: ECG, poi prelievo di sangue, attesa di QUATTRO ore, altro prelievo di sangue, altra attesa di QUATTRO ore. Tempi tecnici, ma voi benpensanti del ciuffolo siete sempre li, belli pronti a rompere le scatole con le vostre lagna per il tempo di attesa. Quindi il signore, si rompe le scatole, mette la firma e se ne va a casa. E per voi è sempre compa del medico. Beh, che vi piaccia o no, BISOGNA ATTENDERE OTTO ORE. Fra duecento anni, la tecnologia permetterà risposte in otto secondi. ADESSO NO. 3) I PRONTOSOCCORSO SONO OBERATI di utenti che vengono per QUALUNQUE BANALITA’. Una percentuale ALTISSIMA di pazienti NON DOVREBBE NEPPURE rivolgersi in ospedale. Questo comporta tre cose: a) tempi di attesa lunghissimi b) personale sanitario logoro e stremato (che alla lunga diventa nevrotico, per la vostra gioia= sindrome di burnout https://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_da_burnout ) c) la favoletta del pastorello bugiardo: i medici sono talmente sommersi di gente che simula tragedie immani, che in realtà sono cose banali, che spesso, per stanchezza e scetticismo, sono indotti in errore e scambiano qualcosa di serio per una fesseria. Siatene orgogliosi: siete parte delle cause della malasanità di cui vi lamentate 4) Un cardiopatico può avere un arresto in qualunque momento. Se va al PS per un dolore al mignolo, non è che sia necessariamente stato un infarto, se poi muore il giorno dopo. Quando è andato in ospedale aveva il dolore al mignolo. Il giorno dopo ha avuto un infarto. Difficile da capire? 5) A tutti i novelli Shelock Holmes: sarebbe opportuno avere i risultati delle indagini, prima di emettere sentenze. Perché, sapete, i medici sono pochi, fanno turni massacranti, sono logori, e sono quelli che mantengono in piedi la sanità di merda che vi meritate. UN PO’ NE HANNO PIENE LE TASCHE, sapete? PS: La prossima settimana I MEDICI PROTESTERANNO PER L’ENNESIMA VOLTA PER OTTENERE UNA SANITA’ MIGLIORE (e non per aumenti di stipendio): VOI RESTATE PURE SUL VOSTRO DIVANO a fare la vostra parte di utilità sociale da tastiuera.

  10. Dico semplicemente ..ma vi siete chiesti quanti cittadini vanno in pronto soccorso x niente ..scambiano il pronto soccorso x il medico curante .x ogni sciocchezza vanno al pronto soccorso ..è ovvio che creano ostacolo e ingorgo x i casi seri..io so che mio marito come medico presta servizio lì e nn si ha il tempo nemmeno per andare in bagno ..file di gente interminabili ..ma tanti nn sono di pronto soccorso ..se si utilizzassero meglio le strutture pubbliche funzionerebbero meglio

  11. 23 Luglio 2015: mia madre,61 anni, 2 cancri al seno e metastasi ossee. Ha avuto febbre alta x tanti giorni, un medico competente, viene a casa a visitarla e ci dice: deve andare in ospedale, ricovero assoluto, un polmone funziona poco, poco ossigeno bel sangue. La portiamo in pronto soccorso a san pietro vernotico e 3 incompetenti guardano la richieata e di ricovero e rispondono: signo, pi na freve vieni? Pigghiati la tachpiriba no? E mia madre: non passa la febbre! E signo, allora pigghiti la novalgina. Non l hanno visitata, non hanno sentito il polmone, non hanno certificato l’utilità del
    Ricovero lo hanno SOLO RIFIUTATO. La notte dopo mia madre è morta e il medico dell’ambulanza ha confermato: un polmone era ormai una pietra… ergo se l’avessero visitata, se l’avessero ricoverata avrei avuto mia madre per almeno un altro anno. Che forse non è molto ma a 30 anni avere una mamma un anno in più è oro. Non c’è giorno che io non li maledica.

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