Comune di Brindisi

BRINDISI – “E’ impossibile fare sport a Brindisi”. È quanto dichiara il presidente provinciale del CSI, Francesco Maizza, dopo l’annullamento della manifestazione in programma per il prossimo 21 maggio dal titolo “Più Sport: Il Centro Sportivo Italiano per i giovani” a causa del ritardo con cui è arrivata l’autorizzazione comunale e la richiesta di pagamento dell’occupazione del suolo pubblico.




“Un’autorizzazione firmata con due mesi di ritardo – spiega Maizza – e la richiesta smisurata di pagare l’occupazione del suolo pubblico per tutto Corso Umberto non ci ha permesso di andare avanti con l’organizzazione dell’evento sportivo che avrebbe portato a Brindisi più di 350 ragazzi. Così non si può continuare. L’Amministrazione comunale deve smetterla di vessare le piccole società che fanno sport solo per passione. Avevamo inviato la richiesta di utilizzo di Corso Umberto il 16 marzo di quest’anno; in quella occasione avevamo preso accordi con l’ex assessore comunale allo sport che ci aveva garantito massima collaborazione. Poi il silenzio. Fino al 3 maggio quando il dirigente del Settore trasporti ci ha inviato l’autorizzazione chiedendoci di pagare l’occupazione del suolo pubblico per l’intero Corso “graziandoci” della riduzione del 50%. Come potevamo organizzare le società sportive in poco meno di 15 giorni e poi le nostre casse non ci danno la possibilità di affrontare una spesa così onerosa. Pensavamo di fare una iniziativa interessante anche per la stessa città di Brindisi. La nostra organizzazione avrebbe portato su Corso Umberto circa 350 bambini con le rispettive famiglie. Un investimento anche per il turismo e per le attività del centro. Ma vuol dire che la cosa non interessa.”




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