BRINDISI – Il rappresentante di Formica Ambiente, Fiorillo, terrà domani mattina una conferenza stampa molto attesa in quanto la faccenda riguardante i crediti che la società vanta verso il Comune ha costituito la causa della rottura tra il Sindaco Carluccio ed il notaio Errico. Quest’ultimo ha sollevato molti dubbi sulla gestione della vicenda ed ha chiesto a più riprese che si ponesse un faro sulle cause che nel 2015 hanno portato il Comune (nel ruolo di debitore ceduto) a fornire il proprio consenso alla cessione del credito tra Nubile e Formica.
Come evidenziato da Errico, una pubblica amministrazione, in questo caso il Comune, prima di acconsentire a tale pratica avrebbe dovuto verificare la situazione debitoria della Nubile verso Equitalia. La cessione del credito, infatti, comporta un depauperamento del patrimonio societario, pertanto, onde evitare aggiramenti di sorta, l’Ente debitore, ovvero il Comune, avrebbe dovuto inviare una segnalazione ad Equitalia prima di procedere, cosa che, secondo il notaio Errico, non sarebbe invece avvenuta, prestando così il fianco ad un’elusione normativa. Svista del dirigente, incompetenza o cos’altro dietro questa presunta elusione? L’aggettivo ‘presunta’ è d’obbligo in quanto non sarebbe ancora chiaro se, al momento della cessione del credito, la Nubile risultasse ancora inadempiente verso Equitalia o se, a quella data, la situazione fosse stata già sanata.
Inoltre, l’altro aspetto particolare della vicenda riguarda l’indirizzo manifestato dall’attuale Giunta e dai tecnici comunali di procedere ad un’immediata transazione del pagamento del credito ceduto da Nubile a Formica. La Carluccio, nel corso di una conferenza stampa, spiegò che la linea scelta dal Comune era quella di addivenire ad una transazione con Formica in modo da non affrontare un processo che avrebbe comportato spese legali e dal risultato scontato, dato l’esito dei processi portati avanti dagli altri Comuni contro Formica.
Il notaio Errico si disse fortemente contrario rispetto a questa scelta, descritta poi dallo stesso come oltremodo superficiale, in quanto, a suo avviso, c’erano gli estremi per approfondire la questione, andando ad indagare su quanto avvenuto nel 2015 e studiando la possibilità di sollevare verso Formica le stesse eccezioni che si sarebbero potute opporre alla Nubile prima che avvenisse la cessione del credito.
Ora si viene a sapere che il Comune ha richiesto un parere ad uno studio legale di Lecce al fine di accertare, in sostanza, se le questioni poste da Errico siano sussistenti e praticabili in vista di un processo. Tale scelta implicitamente rappresenta un’inversione di rotta da parte del Comune ed un riconoscimento di quanto sostenuto dal notaio, il quale ha avuto il merito di frenare la smania di transigere e pagare senza opporre resistenza palesata in un primo momento dall’attuale Governo cittadino.
Domani si scoprirà cosa avrà da dire la Formica, ma in questa storia la posizione della società rappresentata da Fiorillo assume interesse solo se rapportata a quella della Nubile e del Comune.
Andrea Pezzuto