E’ a Cellino San Marco che prende forma con degli investimenti concreti la lotta alla xylella fastidiosa

E’ a Cellino San Marco che prende forma con degli investimenti concreti la lotta alla xylella fastidiosa.
Tutto nasce dalla voglia di reagire di due giovani imprenditori agricoli con forti legami sul territorio e con una storia agricola centenaria alle spalle.
A cellino San Marco, nel mese di giugno sono stati impiantati 25 ettari di oliveti tolleranti (tra i più grandi realizzati sino ad ora) al batterio killer che sta distruggendo il paesaggio ed il comparto olivicolo salentino.
“Ad oggi la lotta alla Xylella si è soffermata tra articoli di giornale, rassegne stampa, promesse elettorali per poi morire definitivamente di burocrazia. Il nostro è un progetto ambizioso quanto doveroso nei confronti di un territorio e di un tessuto socio-lavorativo da sempre vocato all’olivicoltura afferma Massimo Arsieni. Abbiamo quindi realizzato questi primi impianti esclusivamente con nostre risorse economiche, senza attingere ad alcuno aiuto da parte dello Stato. Ad oggi, il tempo è la risorsa più importante per contrastare questo patogeno e  non possiamo permetterci di aspettare ulteriormente misure con imminente efficacia. Contiamo di realizzare altri 55 ettari nei prossimi due anni. Lo dobbiamo, al nostro territorio ed alla nostra famiglia.”
“Poco meno di due anni fa io e mio cugino abbiamo intrapreso assieme un progetto di commercializzazione e di valorizzazione del prodotto attraverso la formazione, la meccanizzazione, la realizzazione di punti vendita e l’aggressione capillare verso il mercato nazionale ed internazionale, ed il trend è in forte crescita perchè il consumatore informato è disposto a ben pagare un prodotto se di alta qualità. Stiamo ricevendo anche degli ottimi risultati dai consumatori statunitensi sempre più interessati a questo prodotto ed al toccare con mano gli impianti con tutte le fasi di realizzazione del prodotto” afferma Eugenio Arsieni.
Data la crescente domanda di olio extravergine di oliva pugliese è fondamentale avere una superfice olivetata tale da poter mantenere gli impegni intrapresi con le varie fasce di mercato.
I nuovi impianti sono stati realizzati con sesti tradizionali per conservare la forma ed il paesaggio tipico salentino. In una realtà dove molti giovani emigrano e molte aziende scelgono l’opzione della delocalizzazione le due aziende sono fiduciose di poter ricostruire una olivicoltura specializzata che valorizzi il paesaggio ed il territorio e che produca lavoro.

Eugenio e Massimo Arsieni

4 COMMENTI

  1. Si parla di lotta alla xjlella, io mm leggo niente al riguardo, o forse la lotta alla xjlella questi 2 giovani la stanno facendo reimpiantando la favolosa e la leccina?? Che grande sforzo però….

  2. Complimenti! Questo è amore per il proprio territorio e cura dell’ambiente. Tra l’altro è la giusta via da intraprendere per valorizzare e fare conoscere il nostro olio in Italia ed in tutto il mondo.
    Fiera dei miei concittadini

  3. Complimenti! Con la vostra iniziativa imprenditoriale avete dato un messaggio chiaro: la Burocrazia non è riuscita e non riuscirà a risolvere il problema della xilella.

LASCIA UN COMMENTO