Il progetto di realizzare a Brindisi, sulla banchina di Costa Morena est, un grande deposito di gas GNL di Edison, affiancato da un altrettanto imponente deposito di prodotti petroliferi di Brundisium, rappresenta un’idea folle e pericolosissima. Questo, in aggiunta al già esistente deposito di gas GPL ex IPEM, che secondo un DPCM del 1998 – mai attuato ma nemmeno revocato – avrebbe dovuto essere trasferito per la sua pericolosità anche come impianto singolo, è semplicemente inaccettabile. Il tutto si troverebbe a pochi chilometri da uno dei più grandi petrolchimici d’Italia, con numerosi impianti a rischio di incidente rilevante.
Questa riflessione, ancora più forte e determinata, nasce anche a seguito del recente incidente di Atlante, che ha provocato l’esplosione di un impianto chimico situato nelle vicinanze di un centro urbano. L’accaduto dimostra ancora una volta quanto sia pericoloso posizionare impianti di tale portata in aree così prossime alla popolazione. Non possiamo permettere che simili rischi vengano ignorati a Brindisi. Ci opporremo con tutte le nostre forze a questa decisione.
Avv. Roberto Fusco
Capogruppo Consiglio Comunale
Movimento 5 Stelle Brindisi
E mo’ come facciamo a rispettare gli accordi con i padroni USA?
Se oltre al rischio altissimo di incidenti gravissimi, estremamente possibili, in base alla veritiera e inconfutabile analisi di cui sopra, accostiamo il fatto che siamo in tempi di guerra: allora, come disse Cesare: il dado è tratto. Non ci vuole un’intelligenza artificiale per capire che saremo letteralmente disintegrati, e con noi, tutto il sistema difensivo militare che è sul territorio. Forse è il caso di comunicare queste preoccupazioni a chi di dovere: https://www.sicurezzanazionale.gov.it/cosa-facciamo/analisi-intelligence