Dopo il primo caso di contagio da coronavirus nel carcere di Brindisi – un detenuto di 35 anni ora ricoverato in uno dei reparti Covid dell’ospedale “Perrino” – la direzione del carcere ha disposto tamponi a tutti i detenuti che si trovavano nello stesso reparto di quello risultato positivo. Quarantena, invece, per il personale entrato in contatto con il 35enne domenica scorsa, quando cioè, lo hanno soccorso per aiutarlo a superare una crisi epilettica. Le misure anticontagio del carcere arrivano in risposta ad una richiesta di chiarimenti sull’accaduto da parte della Camera Penale di Brindisi che ha contattato anche, per le vie brevi, il Presidente del tribunale di Sorveglianza sollecitando i provvedimenti riguardanti istanze di scarcerazione per i detenuti di Brindisi che, vista la situazione, andrebbero valutate con priorità. Il 35enne risultato positivo, ad ogni modo, è asintomatico e la sue condizioni di salute sono stazionarie, ma non gravi. Sta bene anche il neonato di 4 mesi, risultato positivo al Covid e ricoverato in isolamento assieme alla madre che è in attesa dell’esito del tampone. Il piccolo era al “Perrino” per altre patologie. Ma la novità riguarda un secondo bambino, questa volta di 8 anni, ricoverato in ospedale da qualche giorno e che, sottoposto a tampone, è risultato positivo. Anche lui è in isolamento, assieme alla madre. Sia per il primo caso che per il secondo, si sta effettuando un’indagine epidemiologica per capire se il virus sia stato contratto all’interno del nosocomio o se, invece, il contagio è avvenuto all’esterno, magari nel contesto familiare. Per stabilirlo sarà indicativo l’esito dei tamponi eseguiti in prima battuta sulle rispettive mamme.