Dopo 25 anni, l’1 febbraio i funerali di Salvatore Cairo

A quasi 25 anni dalla sua scomparsa, si terranno il prossimo 1° febbraio alle ore 11, presso il Duomo di Brindisi, i funerali di Salvatore Cairo, ucciso e fatto a pezzi il 6 maggio del 2000. La famiglia ha annunciato la celebrazione nella serata di ieri, mantenendo così la promessa fatta il 17 dicembre scorso, giorno della sentenza che ha condannato i fratelli Cosimo ed Enrico Morleo all’ergastolo per omicidio volontario, aggravato da premeditazione, futili motivi e metodo mafioso.

Secondo la ricostruzione della Direzione distrettuale antimafia, il movente del delitto sarebbe stato la concorrenza nella vendita porta a porta di batterie di pentole, un’attività gestita dai fratelli Morleo e fiorente già dagli anni ’80. La competizione con Salvatore Cairo, che operava nello stesso settore, avrebbe portato a questo tragico epilogo.

La celebrazione dei funerali è stata resa possibile grazie alla decisione del presidente della Corte d’Assise di Brindisi, Maurizio Saso, di consegnare alla famiglia i resti di Cairo. Le ossa sono state ritrovate durante un sopralluogo nel dicembre 2023, in un pozzo situato in un casolare abbandonato tra la zona industriale di Brindisi e la superstrada per Lecce. Fu Enrico Morleo, imputato come esecutore materiale del delitto, a indicare il luogo, sebbene abbia sempre negato l’omicidio, ammettendo invece di aver fatto a pezzi il corpo dopo averlo trovato morto.

La condanna all’ergastolo per i fratelli Morleo, Cosimo (59 anni) ed Enrico (58 anni), è stata emessa il 17 dicembre 2024. Entrambi sono stati riconosciuti responsabili, rispettivamente come mandante ed esecutore materiale, non solo dell’omicidio di Salvatore Cairo, ma anche di quello di Sergio Spada, ucciso nel 2001. La giustizia, seppur tardiva, ha fatto il suo corso, offrendo un minimo di sollievo a una famiglia che per anni ha vissuto nel dolore e nell’incertezza.

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