Domenica di Pasqua, tra campane, rondini e … colombe – di Bastiancontrario

Oggi non voglio inferire nessun colpo, tanto meno uno gobbo. Oggi Bastiano è contrario … a se stesso e quindi non farà alcuna polemica. Oggi è Pasqua, il giorno della resurrezione, in senso cristiano del Cristo morto, in senso laico della rinascita, del rinnovamento, del “ passaggio “ dalla morte alla vita della natura e delle coscienze degli uomini.

Come sempre, il sacro si mischia al profano, lo spirito alla carne, il Verbo alla prosa. Dopo il pathos del Venerdì Santo, un po’ banalizzato dalle troppo spettacolari parate delle Viae Crucis, il raccoglimento del sabato e, finalmente, la festosa resurrezione della Pasqua, tra limpidi suoni di campane,spesso squallidamente registrati, voli di rondini, urla e sorrisi di bimbi, in spasmodica attesa di aprire il loro bravo uovo. Tutti contenti, compreso le colombe di fine pranzo, liete di piacere ai palati di grandi e piccini. Solo gli agnelli non hanno motivo di essere felici, in questo mondo ipocrita e crudele che non si decide a far divenire solo simbolico un sacrificio oggi considerato barbaro e inaccettabile.

Buona Pasqua a tutti, credenti e diversamente credenti ( fedeli di altre confessioni e atei ). Le festività religiose più importanti, il Natale e la Pasqua, travalicano il proprio ambito specifico, assumendo una marcata valenza socio-culturale. E’ giusto quindi che tutti gli uomini di buona volontà, anche tramite approcci diversificati, partecipino a quel peculiare clima affettivo e solidale che si instaura in ogni festa.

 Il mio augurio è che ognuno di noi viva in serenità questo momento di riflessione collettiva e di gioia familiare, allietato dai bambini, che sono luce, suono e  proiezione-visione del futuro.

                                                                                                      Bastiancontrario

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