Mercoledì al convento S. Chiara il fratello di Che Guevara sarà ospite del Cobas

BRINDISI – Juan Martin Guevara, fratello del Che, sarà ospite eccezionale del Cobas a Brindisi mercoledì 12 Dicembre alle ore 17,30 all’ex Convento di Santa Chiara (vicino Piazza Duomo) per presentare il libro di cui è autore “Il Che, mio fratello”.

Cristina De Vita e Roberto Aprile saranno affianco a Juan Martin Guevara nella iniziativa di presentazione del libro.

L’incontro vedrà il supporto di Maximiliano Carlos Montero Penido come interprete e di Giancarlos Stellini, regista e autore teatrale, che leggerà brani del libro.

Obiettivo dell’incontro a Brindisi è quello di mostrare un’altra faccia del “CHE”, a cinquant’anni dalla sua morte,quando Juan Martín Guevara ha trovato il coraggio di togliere dal piedistallo il fratello maggiore per restituirci il volto umano del mito dilagato nel mondo dopo il suo tragico assassinio in Bolivia il 9 ottobre 1967 .

Lo fa attraverso incontri in tutto il mondo con un libro “Il Che, mio fratello” scritto con la giornalista francese Armelle Vincent .

Nel libro che racconta il ”Che” più intimo, assolutamente inedito.
Juan Martín riannoda il filo dei ricordi e ci presenta colui che Ernesto Guevara de la Serna è stato prima di diventare una leggenda: il bambino-adolescente che divora libri e gioca a rugby, il ragazzo tenero e cocciuto, lo studente di medicina che si laurea a tempo di record, il giovane timido e audace con la vocazione al comando, il viaggiatore curioso e instancabile ma sofferente d’asma, il figlio prediletto che scrive malinconiche lettere a casa mentre scopre povertà e ingiustizie dell’America latina.
Juan Martín Guevara compie un’intensa, e a tratti dolorosa, incursione nella propria storia privata, lontana e recente.
Un libro il suo che ci porta sulla forza irresistibile della nostalgia e sui valori umani, prima ancora che politici, del ”Che”, una scoperta per tutti.

Juan Martin Guevara intreccia nel libro le storie personali del fratello con gli avvenimenti che lo riguardano e che lo hanno fatto diventare un mito.

Ci racconta del dolore privato vissuto dalla famiglia ,dei suoi lunghi anni trascorsi nelle galere argentine durante la dittatura a causa del suo impegno politico.

Un libro che ci restituisce il volto umano , oltre il mito , che ci conferma qualora fosse necessario le grandi qualità del Che .

Il libro di Juan Martin ci consegna intatto il messaggio del Che …. la necessità di continuare a lottare contro un mondo sempre più ingiusto e devastato dai potenti della terra.

Per il Cobas Roberto Aprile

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