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BRINDISI – Il diritto ad interrompere volontariamente una gravidanza, ad oggi, è garantito nella forma ma non nella sostanza. Il 70% dei medici sul territorio nazionale è obiettore di coscienza, in Puglia è l’86%, all’Ospedale Perrino di Brindisi l’aborto non viene praticato perché tutto il personale sanitario è obiettore di coscienza. La legge 194 rimane così sulla carta e la libera scelta delle donne viene quotidianamente calpestata. La violazione è palese e riconosciuta, ed è costata all’Italia due condanne dal Consiglio Europeo per i Diritti sociali.

Sempre in Italia, quest’anno, in media undici donne al giorno subiscono una violenza sessuale ed il racconto episodico e strumentale fatto dai media ne distorce il senso, non ne focalizza l’origine e non permette di compiere un avanzamento culturale.

Anche la mancanza di una adeguata educazione sessuale nelle scuole non permette di vivere consapevolmente il sesso, generando distorsioni e anche nel 2017 gravidanze indesiderate.

Invece che cedere alla paura rinunciando alla propria libertà, bisogna scardinare la dinamica patriarcale che caratterizza la nostra società in molti dei suoi aspetti. Anche negare la libertà d’aborto può essere un atto violento, di sopraffazione, espressione della logica del possesso.

Le donne sono spesso costrette a scegliere tra maternità e lavoro perché vivono sulla propria pelle una condizione di ricatto sociale, svolgono spesso lavori precar, percepiscono a parità di mansioni salari mediamente più bassi rispetto agli uomini e nella maggior parte dei casi il lavoro di cura grava esclusivamente su di loro.

Proseguendo con le politiche di tagli al welfare e di precarizzazione del mondo del lavoro l’aborto diventa una necessità invece che una libera scelta, perché se manca la possibilità di raggiungere l’indipendenza economica viene meno la libertà di autodeterminarsi. Servirebbe invece un welfare attivo ed inclusivo, parità di diritti sul lavoro e strumenti di sostegno al reddito che permettano l’emancipazione.

Sinistra per Brindisi aderisce perciò alla Giornata mondiale per l’aborto libero e l’autodeterminazione e sarà presente al sit-in convocato da Non Una Di Meno che si terrà domani, 28 settembre, dalle 17.30 davanti all’Ospedale Perrino. – Sinistra per Brindisi

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